"Inondiamo la bacheca della pagina di Simone Pillon di favolosità e amore". E' questo l'appello lanciato dal torinese Riccardo Massidda, in arte Ava Hangar, al popolo Facebook delle drag queen, dopo l'ultima esternazione del senatore leghista contro l'iniziativa di una scuola bolognese.
Nei giorni scorsi, infatti, Pillon aveva pubblicato le immagini dell'esibizione della drag Ilary Blush nel liceo "Laura Bassi", durante un'assemblea pubblica dal titolo "Quanto è importante parlare di amore e sessualità nel 2020". "Una volta - aveva commentato il senatore - noi studenti facevamo i trasgressivi, e i professori ci insegnavano la serietà della vita facendoci studiare le opere di Omero, di Virgilio, di Dante. Ora i professori si vestono da donna, coi capelli azzurri, e fanno lo show davanti agli studenti attoniti. Ma nessuno oltre a me trova la cosa irresistibilmente umoristica?".
La risposta non si è fatta attendere. Poche ore dopo, Ava Hangar ha chiamato a sé i suoi seguaci invitandoli a postare video e foto di "favolosità varia ed eventuale" direttamente sulla pagina di Pillon, dalle ore 21 di questa sera. "Non possiamo rimanere indifferenti ogni volta, facciamoci sentire, facciamolo a modo nostro", ha ribadito l'artista, eletta Miss Drag Queen Italia 2019.
Per Pillon, si tratta di "minacce inaccettabili e di vere e proprie prove generali della censura, già sperimentata durante il mio processo penale e che sarà poi completata dall'approvazione della legge sull'omofobia (pdl Zan)", come ha scritto oggi sulla sua pagina. "Secondo questi maestri della democrazia e del pluralismo - ha concluso -, nessuno deve fermare l'indottrinamento dei nostri figli, visto che, ovviamente, il gender non esiste. Messaggio ai naviganti: non ci fermerete, continueremo a raccontare la verità".
Un fiume in piena, insomma, che sta per esondare, con tutta la sua potenza "sfavillante". L'esortazione di Ava Hangar non lascia spazio a dubbi: "Rendiamo la pagina di Pillon una coloratissima enciclopedia LGBTQIA+".