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Attualità | 04 marzo 2020, 18:10

A Torino con i mono in sharing risparmiate 15 tonnellate di Co2: in arrivo le aree di sosta

Le persone registrate sulle app sono 86 mila. Ogni giorno effettuati circa 3.200 viaggi, con una media di 2,5 Km lad utent

A Torino con i mono in sharing risparmiate 15 tonnellate di Co2: in arrivo le aree di sosta

Quindici tonnellate di Co2 risparmiate. A poco meno di tre mesi dal lancio, è questo l'impatto ambientale dei monopattini in sharing a Torino, emerso oggi in una commissione dedicata al primo bilancio su questa nuova forma di mobilità condivisa. 

Il servizio ha preso il via nel capoluogo lo scorso 19 dicembre, con otto società attive, attualmente scese a sette perchè una è stata assorbita. "Quattro - ha spiegato l'assessore ai Trasporti Maria Lapietra - operatori hanno già 500 mezzi, mentre gli altri tre tra i 280 e i 400 con l'obiettivo di arrivare a 500 nelle prossime settimane".

I numeri dei primi tre mesi di utilizzo sono incoraggianti. "Le persone registrate sulle app - ha chiarito l'esponente della giunta Appendino - e attive sono 86 mila: il 22% sono donne. Ogni giorno vengono effettuati circa 3.200 viaggi, con una media di due chilometri e mezzo ad utente: in totale sono stati percorsi sinora 448 mila chilometri, che corrispondono a circa 15 tonnellate di Co2 risparmiate, nell'ipotesi che il 30% di questi utilizzasse l'auto privata". 

Lapietra ha poi chiarito le novità che verranno introdotte, nelle prossime settimane, al bando dei monopattini in sharing. Quello attualmente in vigore è basato sul decreto Toninelli, ormai superato dal Milleproroghe. "Verranno definite - ha spiegato - aree di non sosta come piazze auliche e zone pedonali, dove si potrà passare ma non fermarsi".

"Al tempo stesso - ha aggiunto - dopo esserci confrontati con gli operatori, e preso in analisi i dati dello sharing, definiremo delle zone di parcheggio per i monopattini in sharing".

Il consigliere del Pd Enzo Lavolta ha chiesto se il servizio verrà esteso ad altre zone di Torino e della Città Metropolitana. "Le società vogliono espandersi ai confini del capoluogo. Per quanto riguarda i paesi della cintura, non sono interessate a fare sharing in free floating, ma a creare delle stazioni di rilascio dei mezzi, così come già avviene per ToBike", ha replicato Lapietra.

Cinzia Gatti

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