L'aria di Torino non è mai stata così pulita come ai tempi del Coronavirus. O almeno è così nel 2020 e nell'ultimo periodo. A rivelarlo sono i dati delle centraline Arpa piazzate a Lingotto, Rebaudengo e Rubino: il valore di Pm10 non viene sforato ormai dal lontano 25 febbraio.
Tre le possibili concause. Da una parte le misure emergenziali dettate dal Governo, dalla Regione e dalla Prefettura di Torino per contenere il contagio del virus che spaventa non solo il Piemonte, ma l'Italia e il mondo intero. Gli spostamenti limitati o contingentati, d'altra parte, hanno provocato un drastico calo del traffico veicolare. Il risultato? Meno smog e aria più pulita.
Le centraline non rilevano sforamenti da una decina di giorni. Il 25 febbraio il pm10 ha toccato quota 70, oltre il limite fissato di 50. Da lì in poi un calo drastico, con misure comprese tra 12 e 39 μg/m³. A incidere, ovviamente, altri due fattori: il vento soffiato negli scorsi giorni e le prime precipitazioni dell'anno. Il vento caldo ha spazzato via gli inquinanti, mentre le piogge di qualche giorno fa e attese nella giornata di oggi, hanno fatto il resto. L'inquinamento, al momento, è un lontano ricordo.
Per i dati sopracitati e per le previsioni di Pm10 nell'aria che identificano una situazione ancora in miglioramento, non vi sono limitazioni alla circolazione, tranne ovviamente quelle strutturali: i veicoli Diesel bloccati dalle 8 alle 19 sono solo gli Euro2 e gli Euro3, mentre per quanto riguarda tutti gli Euro0 il blocco è valido per tutte le 24 ore della giornata.
Di certo, è difficile ricordare l'aria torinese così pulita e soprattutto così a lungo. Un piccolo motivo per sorridere, nonostante il periodo difficile che ha travolto i torinesi, la loro salute e la loro economia.