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Attualità | 12 marzo 2020, 15:40

I sindacati denunciano: “Negli ospedali mancano i presidi di protezione per il personale medico”

La denuncia da parte del sindacato infermieristcio Nursing Up

I sindacati denunciano: “Negli ospedali mancano i presidi di protezione per il personale medico”

Da ieri, mercoledì 11 marzo, tutti coloro che operano accanto ad un paziente, ricoverato in qualsiasi reparto, dovranno utilizzare mascherina con FFP3 e guanti.

Una forma di tutela indispensabile per proteggere chi lavora negli ospedali, anche perché - prima ancora che si verificasse il primo decesso per covid-19 - in questa fase particolare erano state attivate tutte le procedure di prevenzione e contenimento previste dall’emergenza sanitaria. Ma proprio perché si tratta di una emergenza totalmente nuova nella sua forma e diffusione, possono capitare degli intoppi che rallentano il lavoro in sicurezza degli operatori sanitari, ossia una di quelle categorie più a rischio in questo periodo.

A confermare le difficoltà che stanno vivendo in questo periodo gli operatori sanitari, è anche il Sindacato italiano degli infermieri, il Nursing Up. “L’emergenza per quel che riguarda i Dpi, ossia i dispositivi di protezione del personale infermieristico e dei professionisti sanitari, è ai massimi livelli”, spiegano il segretario provinciale Giovanni Mariano e il segretario regionale Claudio Delli Carri. Il sindacato quindi denuncia la mancanza di mascherine e camici, nonché lo scarseggiare di tutti gli strumenti di protezione necessari ad affrontare in prima linea la gestione di pazienti infettivi o potenzialmente infettivi per il covid-19.

Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie ribadisce che: “La salute psico-fisica e la sicurezza degli operatori impegnati nell’assistenza ai pazienti è imprescindibile. Va subito attivata la fornitura di tutti i DPI necessari che vanno approvvigionati in modo adeguato sia per quantità, sia per idoneità certificata. Ciò per mettere in sicurezza la salute degli operatori. È tassativo evitare il contagio di chi deve offrire assistenza ai pazienti: se si ammala chi deve curare la gente, chi fronteggerà l’emergenza?”.

"Abbiamo colleghi - proseguono i sindacalisti - che ci segnalano che i dispositivi di protezione stanno terminando. In alcune aziende sanitarie del Piemonte, abbiamo chi si copre utilizzando i sacchi di plastica che servirebbero per i rifiuti e chi usa dei panni carta usa e getta al posto delle mascherine che non ci sono. Non è tollerabile oltre questa situazione. Attendiamo con fiducia la fornitura di mascherine promesse ieri dalla Regione e prodotte ad Alba".

Il sindacato sottolinea anche la necessità di attuare in tempi brevissimi anche le nuove assunzioni annunciate dalla Regione Piemonte: “Le Aziende sanitarie devono assumere personale a tempo indeterminato per l’emergenza di questi giorni, perché i colleghi sono allo stremo dopo turni anche di 14 ore, ma anche oltre l’emergenza".

"Crediamo - concludono Mariano e Delli Cari - che quello che accade oggi abbia dimostrato palesemente quanto gli infermieri servano alla comunità, facendo ben vedere quanti danni abbia generato il turnover fermo da oltre dieci anni".

N.Mur.

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