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Economia e lavoro | 01 aprile 2020, 13:13

Torino, approvata la variazione di bilancio. Rolando avverte: “Saremo obbligati a seguire i decreti e ad adeguarci”

L’emergenza Coronavirus costringerà la Città a rivedere determinate scelte e a modificare alcune voci nelle entrate e nelle uscite

Torino, approvata la variazione di bilancio. Rolando avverte: “Saremo obbligati a seguire i decreti e ad adeguarci”

Tempo di conti per la Città di Torino. Nella giornata di ieri è stata approvata la delibera di variazione di bilancio a seguito del decreto ministeriale del 17 marzo, in piena emergenza Coronavirus. 

 Per Palazzo Civico, il dramma sanitario porta con sé inevitabili conseguenze dal punto di vista economico, tra variazioni, minori entrate e voci di spesa da modificare. Di fatto, per Torino si prospetta un bilancio “itinerante”, in grado di essere modificato quasi di mese in mese, a seconda della consistenza dei finanziamenti in arrivo dal Governo. Al momento ne sono arrivati 117 milioni di euro dal decreto Cura Italia, comunque già previsti per maggio e solamente anticipati, e i 4,6 milioni vincolati a essere spesi per garantire un pasto alle persone meno abbienti. Numeri che potrebbero variare con il decreto di aprile e con provvedimenti presi da Roma nelle settimane che verranno.

 Due le questioni su cui bisognerà concentrare la maggiore attenzione, proprio in fase di bilancio: la linea 2 della metropolitana e l’anagrafe centrale. Per quanto riguarda la prima, i milioni di euro in arrivo dal Governo sono 828: nel triennio 2020-2022 è stata autorizzata una spesa di 280 milioni, oggetto della variazione di bilancio, ripartiti in 50 milioni nel 2020, 80 nel 2021 e 150 nel 2022. Capitolo anagrafe: la Procura ha imposto a Palazzo Civico la messa in regola dei locali di via Giulio, ma il Comune ha chiesto una proroga di 180 giorni per effettuare i lavori. Tra i cantieri che potrebbero slittare al 2021/2022 c’è poi quello relativo alla prevenzione incendi di Palazzo Civico, lavori che costeranno 100.000 euro.

Nella discussione della delibera, spazio poi a una polemica politica sulla riorganizzazione interna di Gtt, decisa proprio in questi giorni. A sollevarla il capogruppo del Partito Democratico, Stefano Lo Russo: “Nel pieno dell'emergenza Covid-19 con migliaia di lavoratori in cassa integrazione, l’amministratore delegato di Gtt vara un nuovo organigramma dell'azienda di trasporto pubblico”. “Tra le notizie diramate apprendiamo non senza sconcerto che uno staffista dell’assessora ai Trasporti del M5S Maria Lapietra viene promosso responsabile apicale dell'area "Sistemi Informativi e innovazione tecnologica" della società” ha dichiarato  il consigliere dem. “Siamo in piena emergenza sanitaria ed economica, l'azienda ha grandi problemi operativi da gestire e da risolvere, migliaia di dipendenti in cassa integrazione con quello che comporta per le loro famiglie e sinceramente non ci pare che queste siano operazioni molto opportune” ha poi concluso il capogruppo del Partito Democratico. 

"Sulla nomina in Gtt intervenga la Corte dei Conti" è invece la richiesta di Silvia Fregolent, deputato di Italia Viva, che specifica: "Saranno gli organi di controllo a verificare che la nomina sia stata fatta nel rispetto delle norme vigenti". Chi della nomina ne era al corrente è il sindacato Usb: "Se ne parlava già a dicembre 2018" spiegano. Le perplessità dei sindacati sono invece rivolte ai criteri di rotazione che Gtt applicherà al personale, durante l'emergenza Coronavirus e alla possibile "trasformazione" della malattia in fondo di cassa salariale, retribuito all'80%. Insomma, altre priorità, in un momento particolarmente complicato, che hanno spinto Usb a chiedere un confronto diretto con i vertici aziendali.

Quel che è certo è che vi saranno variazioni, come impone il periodo straordinario vissuto non solo dalla Città di Torino, ma da tutti i comuni d’Italia. “Il periodo ci vedrà obbligati a seguire i decreti, ad adeguare alcune cose” ha ammesso Rolando, che si è detto pronto a varare variazioni anche ogni settimana, se necessario. L’assessore al bilancio lo ripete da giorni come un leitmotiv: “Nessuno di noi sa fare previsioni su quando si concluderà questo problema”.

Andrea Parisotto

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