Il 18 gennaio 2017 i sindaci della Val Pellice si mettevano insieme per gestire i migranti. Tra qualche mese il progetto di “microaccoglienza diffusa” verrà archiviato e toccherà alla Prefettura di Torino organizzare la gestione dei richiedenti asilo.
Il protocollo che unisce Luserna San Giovanni, Villar Pellice, Bobbio Pellice, Bricherasio, Bibiana, Lusernetta, Angrogna e Rorà, con Torre Pellice capofila, prevede una gestione locale e unitaria dei migranti, mentre la Prefettura non avrebbe potuto attivare ulteriori progetti con altri enti o privati.
A occuparsi dei migranti è la Diaconia valdese, che da anni è attiva sul territorio con progetti di integrazione. Il protocollo è scaduto a fine 2019 e, nel frattempo, le norme sono cambiate.
Dal primo gennaio doveva essere la Prefettura a occuparsi della questione e non più i Comuni. Ma ci sono state due proroghe di tre mesi e l’emergenza sanitaria potrebbe richiedere un’ulteriore proroga, perché la Prefettura deve predisporre i bandi di gara, poiché «toccherà a lei individuare le realtà che gestiranno l’accoglienza e assegnare loro i migranti da seguire» spiega il sindaco di Torre Pellice Marco Cogno.













