Era il custode della memoria dell’Ultimo Impero di Airasca, negli anni Novanta una delle più grandi discoteche d’Europa. Era rimasto così fedele alla ‘famiglia’ della Shock Room, la celebre sala da ballo all’interno dell’immensa struttura ora abbandonata, da essere conosciuto come Davide Ref (Referente dell’Ultimo Impero) anziché Chiri. Nome con cui aveva in programma serate progressive al Cabiria di Cumiana.
Faceva rivivere la discoteca in mansarda
È morto nella mattinata di martedì 2 dicembre Davide Chiri di Villar Perosa. Giardiniere specializzato nella posa di tappeti erbosi sintetici, la sua vera passione era però quella della musica, nata durante le nottate nella discoteca di Airasca. “Davide era rimasto fedele a quel periodo di cui era diventato un vero e proprio collezionista: aveva arredato la mansarda di casa sua con un divano, un tavolo, un impianto audio, le luci e una delle statue dell’Ultimo Impero. Inoltre, nel 2018, aveva acquisito il marchio” ricorda Eros Onofri. Ma conservava anche flyers promozionali delle serate e il disco del 1995 di Children di Robert Miles, uno dei brani da discoteca più suonati di sempre.
Il suo sogno: da frequentatore a dj
Si conobbero proprio nelle sale della discoteca perché la famiglia di Onofri ne era proprietaria e Chiri non mancava a una serata. Successivamente, con quel marchio, Davide Ref, produsse del merchandising e il suo sogno era di organizzare ancora un grande evento. Di quell’idea parlò a Mario Maselli di Puro stile italiano: “Aveva in testa un grande evento all’aperto, nel piazzale davanti all’Ultimo Impero, con tre palchi per i dj. Era un sogno però molto costoso”. Maselli lo conobbe in un’altra discoteca che ha perso il Pinerolese, il Pacifico di Scalenghe: “Con la moglie era uno dei frequentatori del locale che allora gestivo e fu un’occasione per conoscerci”.
Da frequentatore delle discoteche, Davide Chiri era diventato dj e aveva suonato proprio al Pacifico e continuava a farlo al ristorante musicale di Cumiana, Cabiria, dell’amico Onofri. Era rimasto fedele al genere progressive. “Con Davide ci siamo sentiti pochi giorni prima della sua scomparsa, avevamo in programma una serata proprio qui. La sua morte ci ha spiazzati” commenta Onofri. Chiri aveva appena cinquant’anni.
L’esile apparenza di un ‘gran lavoratore’
Ma di giorno il dj era un giardiniere, inconsapevole pioniere del Tree climbing: “Non usava cestelli: in quattro e quattr’otto si arrampicava sulla pianta e la tagliava” ricorda con un sorriso Maselli. Spesso ha avuto bisogno di un suo aiuto: “Capitava che a volte i Comuni ci affidassero delle aree per gli eventi completamente da bonificare e che gli operai non potessero occuparsene. Allora lo chiamavo e lui puliva, tagliava, disboscava. Faceva di tutto” aggiunge.
Nonostante la corporatura apparentemente esile, non si tirava mai indietro: “Era un gran lavoratore. Ma aveva anche un grande cuore” aggiunge l’amico Onofri.
Una ‘famiglia’ unita dalla musica
E nel suo cuore spingeva ancora la musica che riempiva le sale ora silenziose dell’Ultimo Impero. Proprio come per tanti degli altri frequentatori che hanno espresso il loro cordoglio in questi giorni sui social: “Nonostante le voci su giri di droga e risse, all’Ultimo Impero ciò che è successo veramente in quegli anni è che tanta gente si è unita grazie alla musica. A volte anche nel senso letterale del termine si sono formate famiglie – sorride Onofri –. Diverse coppie infatti si sono sposate dopo essersi conosciute lì. Ma soprattutto si è creata una rete di relazioni che è sopravvissuta alla discoteca”.
Questa sera, giovedì 4 dicembre, alle 20, nella chiesa di Sant’Aniceto di Villar Perosa, si terrà la veglia di preghiera, mentre il funerale sarà celebrato domani, venerdì 5 dicembre, alle 15 alla chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli.














