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Cronaca | 16 aprile 2020, 07:09

Ogni settimana oltre 300 consegne di alimenti: le Case del Quartiere riconvertite alla spesa solidale

San Salvario, Più SpazioQuattro, Bagni di via Agliè e Casa nel Parco di Mirafiori Sud sono diventati centri di distribuzione di beni di prima necessità a favore di famiglie in difficoltà, segnalate dal Comune o dagli enti territoriali

Ogni settimana oltre 300 consegne di alimenti: le Case del Quartiere riconvertite alla spesa solidale

È l’entusiasmo della solidarietà a mantenere vive, in queste settimana, le Case del Quartiere di Torino rimaste senza attività e frequentatori a causa dell’emergenza Coronavirus. La Rete che le raggruppa, in collaborazione con i servizi sociali del Comune,  ha infatti riconvertito quattro di esse (San Salvario, Più SpazioQuattro, Bagni di via Agliè e Casa nel Parco di Mirafiori Sud) in veri e propri centri di distribuzione di beni alimentari a favore di persone in difficoltà, aderendo al progetto Torino Solidale assieme ad Arci, Euphemia, Caritas ed EduCare. 

E le ultime giornate di lavoro sono state particolarmente intense, date le festività pasquali e una maggiore richiesta di prodotti di prima necessità, a un mese esatto dall’inizio della quarantena. 

La Cascina Roccafranca, pur non essendo sede fisica del progetto, sta collaborando all’iniziativa supportando attivamente la Casa nel Parco di via Panetti con i propri operatori, assicurando rifornimento, stoccaggio e distribuzione di prodotti a livello locale. Ogni giorno preparano e consegnano a domicilio, con l'aiuto di volontari, pacchi alimentari e beni di prima necessità da destinare ai residenti della Circoscrizione 2 segnalati dal Comune e dagli enti territoriali del volontariato e del terzo settore.

Nelle scorse settimane, Cascina aveva pubblicato un call per la ricerca di volontari, ottenendo 200 adesioni. “Al momento - fanno sapere - abbiamo selezionato un primo gruppo in base alla vicinanza territoriale, all’età e alla disponibilità a spostarsi con la propria auto. Le disponibilità arrivate sono più che sufficienti per portare avanti questa prima fase del progetto. Anche se a malincuore, abbiamo quindi deciso di chiudere le iscrizioni in quanto non sarebbe possibile accogliere altre richieste. Nel caso si liberassero dei posti o il progetto dovesse ampliarsi faremo nuovamente una call per accogliere altri volontari”.

La Casa del Quartiere di via Morgari - che all’inizio della scorsa settimana contava 350 pacchi distribuiti - ha lanciato ieri la “spesa sospesa”: ogni cittadino può lasciare un buono spesa nel proprio negozio di alimentari supermercato di fiducia, poi i volontari lo utilizzeranno per gli acquisti da consegnare a chi ne ha bisogno. E ha avuto un enorme successo anche “Una pastiera per il quartiere”, l’iniziativa solidale dei Bagni Municipali, che hanno recapitato direttamente a casa dei residenti il tipico dolce pasquale in cambio di una donazione da destinare alla spesa per le persone in difficoltà. Il totale dei contributi raccolti è stato di 1300 euro. 

Procede a gonfie vele anche il lavoro dei Bagni Pubblici di via Aglié, che nell’ultima settimana ha consegnato 318 pacchi a domicilio. Mentre Più SpazioQuattro, nella sola giornata del 9 aprile, ha raggiunto quota 115, donando lavato alla mensa di via Netro, all’interno della parrocchia Sant’Alfonso. Dal 7 aprile, oltre ai prodotti del Banco Alimentare, gli operatori hanno iniziato a raccogliere anche le donazioni dei cittadini, quali prodotti secchi (pasta, riso, latte a lunga conservazione, legumi, passata di pomodoro…) e per l'igiene della casa e della persona e prodotti per l’infanzia, dai pannolini al latte in polvere, ma anche materiale di cancelleria. 

Manuela Marascio

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