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Scuola e formazione | 04 giugno 2020, 11:47

Il calo degli iscritti cancella il Sant’Anna di Chieri

Si chiude un’esperienza formativa di 173 anni e resta l’incognita del ricollocamento degli 83 alunni

Il calo degli iscritti cancella il Sant’Anna di Chieri

Gli iscritti sono troppo pochi e dopo 173 anni l’Istituto Sant’Anna di Chieri decide di chiudere. Ma, complice anche il periodo di emergenza sanitaria, c’è incertezza sul futuro dei suoi 83 alunni, 47 per le elementari e 36 per la materna. Il Comune promette comunque una mediazione per tentare di inserire i bimbi in gruppetti nelle altre scuole della città.

Il Sant’Anna si trova nello storico Palazzo Mercadillo in piazza Mazzini 3 e la sua storia parte il 4 novembre  1847 con la fondazione dell’“Associazione di carità”. Negli anni di maggior splendore di questa scuola paritaria erano centinaia e centinaia gli alunni, poi c’è stato un calo costante che ha portato agli 83 iscritti attuali e a un ulteriore calo in previsione del prossimo anno. Questo malgrado siano state prese iniziative come la formazione bilinguistica, lanciata lo scorso anno con lezioni in italiano e inglese, già dalla materna, e la creazione di un nido all’interno della struttura per fare proprio da “vivaio” alla materna.

Ieri mattina si è tenuta una riunione con il Cda che gestisce l’istituto, il sindaco Alessandro Sicchiero, l’assessore all’Istruzione Antonella Giordano e una quarantina di genitori. La speranza di molti di loro era di riuscire a spuntare una continuità didattica: «Ci sarebbe piaciuto almeno un piano di uscita, che avesse accompagnato alla fine del percorso scolastico gli attuali alunni» spiega Diego Garassino, presidente del Consiglio d’Istituto.

Il Cda però ha precisato che è una strada impraticabile perché allargherebbe il buco nei conti. E ora sono molte le incognite. Le iscrizioni al nuovo anno scolastico sono già chiuse e l’emergenza sanitaria costringere le scuole pubbliche e quelle private a rivedere gli spazi e forse anche il numero di alunni che compongono le classi. È quindi complicato farsi carico di quelli in uscita dal Sant’Anna, anche se per chi deve frequentare le elementari, essendo scuola dell’obbligo, una soluzione andrà per forza trovata.

Peggio potrebbe andare a quelli della materna che rischiano di non trovare spazio. Per sciogliere questi nodi, il Comune ha iniziato a dialogare con le scuole del territorio: «La nostra idea sarebbe di fare, dove possibile, inserimenti di gruppo, per non disperdere le classi del Sant’Anna» tratteggia il sindaco. Sicchiero però è consapevole che, in questo momento di incertezza estrema su come sarà la ripartenza delle scuole, trovare una soluzione e dare una prospettiva ai genitori è molto complicato: «Ho chiesto loro di indicarci le scuole che per loro sarebbero più comode, così valuteremo con le direzioni didattiche se è possibile trovare degli incastri. Anche se non è detto che si riesca». 

Marco Bertello

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