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Viabilità e trasporti | 17 luglio 2020, 15:50

Il Ponte Morandi riunisce Genova: ben 35 le aziende piemontesi che hanno contribuito

Dalla sanificazione ai pannelli fotovoltaici, fino alle barriere frangivento, passando per la logistica e la pavimentazione stradale. Complessivamente sono state 330 le imprese coinvolte nella filiera dei fornitori: grandi contributi, oltre che dalla Liguria, anche dalla Lombardia

Il Ponte Morandi riunisce Genova: ben 35 le aziende piemontesi che hanno contribuito

Se presto Genova tornerà a essere un'unica città, rimarginando almeno in parte una ferita che da troppo tempo porta con sé dolore e rammarico, il merito è (anche) di una filiera composta da aziende piemontesi. Il nuovo Ponte Morandi, infatti, sotto il coordinamento del Gruppo Webuild insieme a Fincantieri, ha chiesto il supporto di circa 330 aziende, soprattutto piccole e medie, provenienti da tutta Italia. Per un valore complessivo delle forniture che supera i 160 milioni di euro, ovvero quasi l'80% del valore totale della commessa.

Tra queste, sono 35 le aziende piemontesi. Con una presenza di Torino (come la Bosco Italia di San Mauro Torinese) e altre realtà eccellenti di tutta la regione. Nel caso della Bosco, l'incarico ha riguardato l'installazione dei pannelli fotovoltaici, essenziali per rendere il ponte autonomo dal punto di vista energetico, nonché le barriere frangivento in vetro che corrono per l’intera lunghezza del viadotto. Ma al suo fianco sono scese in campo anche altre realtà come Autovictor, che ha noleggiato i mezzi di sollevamento, Giuggia Costruzioni che sta realizzando proprio in queste ore la pavimentazione stradale dell’impalcato. E non solo: nei mesi di piena emergenza Covid gli spazi sono stati sanificati da realtà come Silca e Gruppo Indaco

Nella grande opera collettiva che è stata la ricostruzione del ponte, poi, sono rilevanti i contributi arrivati dal tessuto imprenditoriale della Liguria e della Lombardia, che hanno vantato la rappresentanza più numerosa, rispettivamente con oltre 50 imprese la Liguria e oltre 80 la Lombardia. Eccellenze in settori differenti, dalla logistica alla produzione di materiali, dalla sicurezza allo smaltimento dei rifiuti che si sono avvicendate in cantiere nel corso dell’ultimo anno, quello decisivo per la realizzazione dell’opera.

Massimiliano Sciullo

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