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Viabilità e trasporti | 23 luglio 2020, 17:40

Metro 2 Torino, Lapietra: "Chiediamo fondi alla Ue, con i ribassi costerà meno di 4 miliardi"

Dubbi da Lo Russo (Pd) sull'incarico diretto a InfraTo:"Dubito che abbia la capacità di partecipare alla gara da sola, senza raggruppamenti temporanei di impresa con conoscenze tecniche per poter sviluppare l’opera"

Metro 2 Torino, Lapietra: "Chiediamo fondi alla Ue, con i ribassi costerà meno di 4 miliardi"

Torino punta a pagare la metro 2 con i fondi Ue, che grazie ai ribassi di gara potrebbe costare “meno di 4 miliardi di euro”. Ad annunciarlo l’assessore comunale ai Trasporti Maria Lapietra, durante la commissione dedicata alla progettazione definitiva del tracciato. “Nelle scorse settimane ha spiegato - ci siamo incontrati con i sindaci della zona nord-est: l’obiettivo è chiedere al Governo, nella finestra dei finanziamenti aperta fino ad ottobre, le risorse per arrivare fino a San Mauro”. “Dalle Ue – ha poi aggiunto – arriveranno soldi sui trasporti. Noi puntiamo ad avere gli stanziamenti necessari per pagare tutta l’infrastruttura: eventualmente poi valuteremo il mutuo”.

Su quest’ultimo aspetto il M5S Torino ha ribadito le proprie perplessità. Per Viviana Ferrero il Comune “non deve più indebitarsi” o andrebbe bruciato “quanto risparmiato in questi anni”, mentre il collega Damiano Carretto ha obiettato sul fatto che la Città si faccia carico di un mutuo “per un’opera che serve anche altri comuni”. “Al momento – ha aggiunto l’esponente pentastellato Roberto Malanca – c’è la certezza degli 828 milioni del Governo, ma la prevista necessità di 600 milioni di finanziamento – così come le fonti - vanno poi rivisti alla fine di ogni step di progettazione definitiva: quest'ultima presumibilmente abbasserà di molto il costo al chilometro. Quindi ben vengano tutti i finanziamenti che verranno e che chiederemo al Governo, ma intanto si va avanti con quello che c'è già”.

E sulla progettazione ci sono novità. La scorsa settimana la giunta Appendino ha approvato una delibera che assegna il progetto dell’intera opera a InfraTo, partecipata del Comune. “Nelle scorse ore – ha spiegato Lapietra – dal Mit è arrivata la bozza di convenzione, che ci permetterà di affidare alla società in house il primo lotto funzionale Rebaudengo-Politecnico”.

Perplessità sulla scelta di incaricare in maniera diretta InfraTo sono stati sollevati dai capigruppo del Pd Stefano Lo Russo e Francesco Tresso. “Entro lunedì -ha chiarito l’esponente dem - formalizzeremo una richiesta di parere al segretario generale sulla legittimità della procedura scelta per assegnare alla società in house il progetto definitivo della linea due della metropolitana, rispetto al codice appalti”.  “Dubito – ha aggiunto Lo Russo– che la partecipata abbia la capacità di partecipare alla gara da sola, senza raggruppamenti temporanei di impresa che hanno le conoscenze tecniche per poter sviluppare l’opera”. “Lo chiedo perché è condizione essenziale per l’affidamento diretto che il soggetto sia in grado di farlo: nell’azienda non sono presenti ad esempio esperti in geologia” ha concluso.

La struttura – ha replicato l’amministratore unico di InfraTo Massimiliano Cudia – di per sé esiste: la stiamo implementando con figure apicali, processo che avevamo già iniziato prima dello stop imposto dal Covid, che non sono comunque essenziali per il progetto”. “La società – ha poi proseguito Lapietra – potrà assegnare in esterno lavori fino al 40%”.

Cinzia Gatti

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