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Eventi | 26 agosto 2020, 15:03

Ad Arena Live Festival le "chiacchiere da bar" tra Claudio Bisio e Gigio Alberti

Appuntamento lunedì 31 agosto a Cuneo con il reading-spettacolo "Ma tu sei felice?", tratto dal libro di Federico Baccomo

Ad Arena Live Festival le "chiacchiere da bar" tra Claudio Bisio e Gigio Alberti

Ma tu sei felice?” è la domande-incipit dell'ultimo libro di Federico Baccomo (Solferino, 2019) e della web series estemporanea, interpretata e realizzata da Claudio Bisio e Gigio Alberti durante il lockdown, visibile su YouTube. Un progetto nato "a distanza", sfruttando gli odierni mezzi della tecnologia, e ora nel pieno di un fittissimo tour per tutta Italia che proseguirà fino al 3 ottobre.  

Il reading-spettacolo che ne è derivato farà tappa nel rush-finale dell'Arena Live Festival di Cuneo lunedì 31 agosto, alle ore 21.30 (via Aldo Viglione, Località San Rocco Castagnaretta – Zona Pala Ubi Banca). 

Due uomini seduti al bar. Parlano, parlano...Intorno a loro nessuno. Nemmeno i camerieri che dovrebbero portare da bere. Situazione strana, ma i due non ci badano. Parlano di tutto. Mogli, figli, parenti, giovani e vecchi, avventure, tradimenti, scuola, medicina, amici, lavoro, criminalità. 

I due, Vincenzo e Saverio, antieroi dell'era contemporanea, sono benestanti, hanno tutto quello che si potrebbe volere, forse anche di più. Ma niente va, secondo loro, come dovrebbe andare. E così snocciolano le loro teorie, le loro ricette per la soluzione di ogni problema, che rivelano tutti i peggiori difetti dell’uomo: maschilismo, egocentrismo, razzismo, faciloneria, superficialità. Eppure lo fanno con un un’inconsapevolezza totale, con un candore talmente assoluto, da risultare simpatici. 

Da una sola domanda rifuggono: “Ma tu sei felice?”. E quella che sembrava essere una tranquilla chiacchierata al bar, si rivelerà essere qualcosa di più. 

La cosa che mi diverte di più del progetto è il cinismo dei personaggi – spiega Bisio –. I due protagonisti sono figure piuttosto negative, sono due superficiali qualunquisti. A me raramente capita di impersonare degli stronzi, sia a teatro che al cinema. Magari dei buoni, degli sfigati, ma qui è necessaria una certa distanza, un po’ brechtiana, dai personaggi, la cosa più difficile del mondo”.

Per me, si tratta invece di un’adesione totale al personaggio – racconta Alberti -. Siccome è un idiota, per me interpretarlo è un regalo grandissimo, perché mi diverto moltissimo, mi sento libero di dire tutte le cose peggiori con la massima naturalezza e credendoci fino in fondo. Sono due idioti che vanno quasi oltre ogni limite con un candore, però, che in qualche modo li salva dal giudizio del pubblico”.  

Redazione

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