"L'acquisto di soli termoscanner, da parte della Regione, non può avere effetti significativi sul rientro nelle aule in piena sicurezza. E' poco più che propaganda. In assenza di direttive chiare si rischia solo di creare ulteriori difficoltà agli operatori scolastici". Lo dichiara Francesca Frediani, consigliera regionale M5S.
"E' necessario avviare un percorso condiviso tra istituti scolastici, famiglie ed aziende sanitarie. Come abbiamo indicato in un documento presentato in Consiglio regionale, pensiamo che la strada da seguire sia quella della suddivisione delle responsabilità".
"La rilevazione della temperatura, un'operazione semplice e veloce, dovrebbe essere in capo alla famiglia anche per prevenire contagi sui mezzi di trasporto pubblico. Chiediamo inoltre di attribuire alle USCA (Unità speciali di continuità assistenziale) la facoltà di fare verifiche a campione negli istituti scolastici".
"La Regione dovrebbe piuttosto pensare ad organizzarsi per avere a disposizione test rapidi e poco invasivi. Veneto e Lazio si sono già attrezzati per fare i test rapidi con la saliva agli studenti, molto rapidi e poco invasivi. In Piemonte, nulla".
"Auspichiamo di affrontare il prima possibile questo tema e ci aspettiamo un atteggiamento costruttivo da parte di Giunta e maggioranza sulla nostra proposta, peraltro già inserita nell'ordine dei lavori del prossimo Consiglio regionale".