"Abbiamo lavorato fino all'ultimo momento, con coraggio e passione, ed eravamo pronti a presentare la riapertura del Teatro Regio con una nuova stagione che, per le inevitabili misure di sicurezza e prevenzione sanitaria unite alla nota situazione economica del nostro teatro, abbiamo progettato fuori dagli schemi. Ora il nuovo Dpcm ci impone la chiusura fino al 24 novembre, e ne comprendiamo i motivi laddove la priorità è la salute pubblica. Ci faremo trovare pronti alla ripartenza". Così l'ente lirico torinese in una nota diffusa questa sera, nel giorno della chiusura di tutti i luoghi di spettacolo decisa ieri dal governo Conte a fronte dell'emergenza sanitaria.
Un messaggio che arriva a poco più di un mese dall'insediamento del commissario straordinario, Rosanna Purchia, chiamata a risanare il bilancio e rimodulare, assieme al direttore artistico ed ex soprintendente Stebastian Schwarz, un cartellone sostenibile, che tenesse conto in primo luogo della tutela dei lavoratori.
"Con decisione e consapevolezza - proseguono dal Regio -, abbiamo spinto il cuore oltre l’ostacolo e abbiamo immaginato scenari che ci permettessero di fruire degli spazi in maniera nuova". Come se non bastasse, tutti i dipendenti erano appena stati sottoposti allo screening epidemiologico, che avrebbe dovuto svolgersi con cadenza quindicinale, per garantire la sicurezza di lavoratori e pubblico.
Il sipario di piazza Castello, quindi, resterà abbassato ancora un mese, salvo ulteriori proroghe. Ma il tempio del bel canto piemontese sembra deciso a riaprirlo al più presto.