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Viabilità e trasporti | 27 gennaio 2021, 18:28

Comune e Politecnico progettano la piazza Baldissera “del futuro”: ipotesi semafori e rotonda tagliata da un tram

Niente sottopasso, almeno per il momento: la soluzione low cost, realizzabile sin da subito grazie ai ribassi di gara del tratto collegamento corso Venezia con la tangenziale, costerebbe 10 volte in meno dell’opera più impattante e garantirebbe gli stessi risultati

Piantina progetto piazza Baldissera

Piantina progetto piazza Baldissera

Il Comune si affida al Politecnico e a un approccio “scientifico” per ripensare e risolvere il nodo di piazza Baldissera. Dopo anni di ingorghi e traffico alle stelle, prima che termini il proprio mandato l’assessore alla Viabilità Maria Lapietra è intenzionata a lasciare alla Città un progetto per risolvere “una brutta eredità”.

La micro simulazione del traffico effettuata, con più scenari presi in considerazione dal software usato dal Politecnico, ha dato un risultato inconfutabile: la miglior soluzione è quella di una piazza Baldissera attraversata da un tram, abbinata a una regolazione semaforizzata dell’accesso diretto alla piazza stessa e all’anello che la circonda. Niente sottopasso, quindi. Almeno per il momento, il progetto dell’opera tanto auspicato da politici e parte dei cittadini, pare essere destinato a rimanere chiuso in un cassetto.

I motivi? La combo tram e semafori, meno impattante rispetto a un’infrastruttura mastodontica, è in grado di fornire gli stessi risultati in termine di tempo di percorrenza della rotonda, flussi di traffico e ritardi. La soluzione “low cost” - costerebbe infatti 10 volte di meno rispetto al sottopasso - potrebbe infatti essere realizzata in tempi brevissimi: a finanziarla, infatti, sarebbero i ribassi di gara del tratto di collegamento tra corso Venezia e la tangenziale, le cui buste con le offerte verranno aperte nella giornata di domani.

Insomma, a parità di risultati, tempi e costi strizzerebbero l’occhiolino alla soluzione tram e semafori, bocciando invece l’ipotesi sottopasso. 

La piazza Baldissera “del futuro” vedrà quindi un doppio tipo di accesso alla piazza: le auto potranno sia percorrere l’anello che la circonda che, a seconda dei casi, attraversare completamente l’ex rotatoria, transitando dove oggi vi è l’erba. A regolare il traffico i semafori, che daranno priorità assoluta, grazie a dei sensori, ai tram della linea 10 e 12. 

Auto e mezzi pubblici, le cui fermate verranno spostate più indietro per lasciare spazio di immissione nella rotatoria, continueranno ad arrivare da corso Mortara, corso Venezia, Via Giachino, corso Vigevano, corso Principe Oddone e via Cecchi. Con questa soluzione, si ipotizza un flusso di oltre 4.500 veicoli all’ora e una velocità media di 23,07 km/h durante l’attraversamento di piazza Baldissera. Il ritardo stimato, invece, sarebbe inferiore ai 5 minuti in caso di saturazione. 

La risoluzione di questo nodo entro fine mandato è importante: piazza Baldissera è stata una brutta eredità” ha commentato Lapietra. Chi chiede invece il sottopasso è Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati: “I problemi di piazza Baldissera si risolvono in un solo modo: con il sottopasso. Alle parole dell’assessore Lapietra, secondo la quale la linea tranviaria lungo il diametro della rotonda e l'introduzione dei semafori garantiranno "la stessa efficacia a un decimo del costo" rispetto al tunnel, crederemo soltanto dopo la prova dei fatti: fino ad allora, continueremo a credere - con buona pace di modelli e proiezioni anche autorevoli - al buon senso nostro e di tutti i torinesi, ai quali è chiaro che piazza Baldissera ha bisogno di essere sgravata dall'afflusso di auto. E questo si ottiene in un modo solo: con il tunnel”. 

Andrea Parisotto

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