La crisi dilagante generata dalla pandemia, ma anche l'assenza di una vera azione di lotta all'abusivismo, sta creando problemi enormi alla categoria dei taxisti. L'assocazione As.Tu.Ta, nata un anno fa a quest'epoca, ha fornito un quadro molto preoccupante della situazione: "oggi gli abusivi sono cresciuti talmente tanto da essere numerosi quansi quanto i taxisti che circolano con regolare licenza".
Nel febbraio del 2020, mentre l'Italia, anzi il mondo intero, stava iniziando a fare i conti con il coronavirus, una cinquantina di taxisti torinesi dava vita ad una nuova associazione di categoria: As.Tu.Ta. L'associazione tutela taxi oggi, a distanza di dodici mesi, ha visto le adesioni quintuplicate, con gli iscritti arrivati oltre quota 270.
As.Tu.Ta è cresciuta, si è organizzata meglio, ha sia un legale civilista che uno penalista per tutelarne gli interessi ed ha preparato, nell'ultimo periodo, un dossier per spiegare come il fenomeno dell'abusivismo sia cresciuto a dismisura. Ed allora l'associazione ha deciso di presentare, con i loro legali, un esposto alla Procura di Torino per denunciare che gli abusivi ormai sono diventati quasi quanti i taxi che circolano con regolare licenza. "Ci sono dati, esempi e testimonianze raccolti dalla nostra parte investigativa. E stiamo ancora continuando a raccogliere materiale per produrre nuova documentazione", ha spiegato il presidente Cesare Barattini, uno dei leader di As.Tu.Ta.
"Abbiamo avuto nel recente passato un incontro con l'assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca, che ci aveva garantito l'impegno per cercare di contrastare più efficacemente il fenomeno dell'abusivismo, ma vorremmo che tutta la politica prestasse maggiore attenzione al problema. Augurandoci che, ora che stiamo entrando in campagna elettorale per il sindaco di Torino, qualcuno non ne faccia solo uno slogan per raccattare qualche voto, ma si organizzi davvero un'azione di lotta al fenomeno dell'abusivismo".
I rappresentanti di As.Tu.Ta fanno notare che sono addirittura anni che ci sono almeno una ventina di abusivi che stazionano nel parcheggio di Porta Palazzo. "E non bastano un controllo o due al mese dei vigili per scoraggiare il fenomeno - fa notare Riccardo Rubino - qui bisogna mettere in campo un'azione costante e continua dei vigili urbani per colpire e sanzionare chi non rispetta le regole".
"Non è giusto nei confronti di chi paga le tasse, è in regola e si comporta in modo corretto. Complice la crisi innescata dalla pandemia, sono tantissimi quelli che hanno trasformato la loro vettura in un taxi e ci fanno concorrenza sleale", concludono i rappresentanti di As.Tu.Ta. "Per questo ci siamo rivolti alla magistratura, in attesa che anche la politica faccia la sua parte".