“L’obiettivo del nostro mandato è stato quello di mantenere pubblica Gtt, ma sarà difficile riuscire a farlo anche nei prossimi anni”. C’è una spada di Damocle che pende sopra l’azienda che gestisce i trasporti nel torinese ed è quella della privatizzazione.
Ad ammetterlo, rispondendo a un’interpellanza del cittadino, è la stessa assessora ai Trasporti del Comune di Torino, Maria Lapietra: “Sarà complicato a livello nazionale tenere sicure le nostre società di trasporto pubblico, ma è fondamentale che Gtt rimanga pubblica per fare gli interessi dei cittadini”. L’idea dell’assessora, che va ricordato essere ormai a fine mandato, è ferma: tenere fuori i privati dalle società pubbliche e dalle partecipate. La consapevolezza, però, è che in futuro a Torino e nel resto del paese, la sinergia con i privati possa diventare praticamente inevitabile.
La via indicata da Lapietra è quella dei fondi statali: “Nel nostro mandato siamo riusciti a mantenere un adeguato servizio del trasporto pubblico e cercare investimenti ministeriali, ottenendo più di 1 miliardo. Con le ultime richieste la somma arriverà a 5 miliardi di fondi pubblici, per un servizio di trasporto pubblico”.
Da non sottovalutare poi, in questa fase, i fondi europei. “Con i fondi di recovery fund, chiederemo copertura per le stazioni, oltre ai fornelli in uscita e all’adeguamento del sistema” ha spiegato Lapietra. La privatizzazione di Gtt, per il momento, può attendere.