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Moncalieri | 18 marzo 2021, 16:10

Ospedale unico, il sindaco di Nichelino al fianco di Moncalieri. Italia Viva: "Chiarezza sul finanziamento"

Tolardo firma per difendere la costruzione della struttura a Vadò. Il partito di Renzi: "un dato di fatto che la Regione ha dirottato altrove 14 milioni di fondi". Coalizione moncalierese: "Siamo scontertati"

piantina del futuro ospedale unico

Ospedale unico, il sindaco di Nichelino al fianco di Moncalieri. Italia Viva: "Chiarezza sul finanziamento"

Mentre la Regione Piemonte starebbe valutando uno studio comparativo tra le aree di Moncalieri, Villastellone e Cambiano per arrivare alla scelta definitiva del sito in cui edificare il futuro ospedale unico dell'Asl To5, il sindaco di Nichelino si schiera a favore della soluzione Vadò, con Italia Viva che chiede di fare chiarezza sulla questione in tempi rapidi.

Tolardo: "Serve una struttura moderna"

La scorsa serttimana il Partito Democratico aveva lanciato una petizione per difendere la scelta dell'ospedale unico a Moncalieri che era stata fatta a suo tempo dalla Regione a guida Sergio Chiamparino. Anche il primo cittadino di Nichelino, Giampiero Tolardo, ha firmato per chiedere che la struttura "venga costruita nell'area Moncalieri-Trofarello. Il periodo che stiamo vivendo ci fa capire l’importanza e l’urgenza della necessità di un ospedale che offra strutture e servizi sanitari moderni ed efficaci", ha detto il sindaco-medico.

"Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla petizione lasciando la propria firma: abbiamo ancora bisogno di voi, il nostro impegno non si ferma", ha aggiunto, invitando tutti a seguire il suo esempio. Mentre il suo collega di Moncalieri, Paolo Montagna, ha chiamato a raccolta i sindaci della zona per difendere la scelta di Vadò.

Italia Viva: "Serve fare chiarezza"

Il partito guidato da Matteo Renzi, attravero i coordinatori provinciali Mariangela Ferrero e Roberto Gentile, i referenti per la zona di Torino Sud Patrizia Bertone e Mauro Turri, quelli per il Chierese e Carmagnolese Federica Zamboni e Pier Antonio Pasquero, oltre a Massimo Calafiore del Comitato Italia Viva Area Torino Sud, ha sottolineato che la Giunta Regionale ha revocato un finanziamento di circa 14 milioni di euro destinati alla realizzazione dell’Ospedale Unico dell’Asl a Moncalieri, destinandoli ad altro presidio.

"Ad oggi nessun progetto appaltabile"

Preso atto del punto di vista della Regione, che ha sottolineato che 'il finanziamento per costruire il nuovo ospedale è stato inserito nel piano di investimenti triennale 2019-2021 dell’Inail, per un importo di 202 milioni, per questo la quota di finanziamento regionale è stata dirottata altrove, senza che nessun fondo sia stato sottratto alla costruzione della struttura', per Italia Viva il punto è che "Inail valuterà gli investimenti solo quando la Regione Piemonte renderà disponibile il progetto appaltabile. E, ad oggi, non c’è nessun progetto
appaltabile
".

Quindi, anche se l’ospedale Unico di Moncalieri appare nella programmazione triennale della Regione, i responsabili locali del partito di Renzi sottolineano che "la somma indicata nel piano triennale dell’Inail non costituisce nei fatti copertura finanziaria per la realizzazione dell’opera", mentre al contrario "la somma indicata nel bilancio regionale, dirottata su altro presidio, costituiva una parte importante della copertura finanziaria per la progettazione appaltabile, per la quale la Regione ha inciso in senso negativo sul finanziamento dell’ospedale unico".

Coalizione moncalierese: "Siamo sconcertati"

La coalizione moncalierese, l’organo politico che ha contribuito al sostegno della candidatura e poi all’elezione di Paolo Montagna (Partito Democratico, Montagna sindaco, +Moncalieri, Europa verde, Moncalieri Coraggiosa, Demos), in una nota ufficiale esprime "sconcerto e preoccupazione per le notizie ricorrenti, di provenienza regionale, relative a operazioni destabilizzanti a proposito della costruzione del nuovo ospedale già prevista da tempo sull’area Vadò - Movicentro. Fra comunicati e smentite si continua a mettere in discussione, in modo subdolo ma insistente, la localizzazione del nuovo ospedale là dove la comunità politica di riferimento lo ha collocato da tempo".

"I cittadini appartenenti al bacino di utenza del nuovo nosocomio chiedono a gran voce che si dia avvio celermente ai lavori di progettazione esecutiva e di costruzione della struttura, accogliendo così l’indicazione sostenuta dalla perizia asseverata idro-geologica, idraulica e sismica del Politecnico di Torino. Bando dunque alle parole in libertà, via libera invece al solerte lavoro di chi deve darsi da fare per porre sul terreno la prima pietra".

+Europa e Radicali: "Nuova perizia allungherebbe i tempi a dismisura"

Sul tema ospedale unico Marco Cavaletto (coordinatore gruppo +Europa Torino) e Igor Boni (presidente Radicali Italiani) dichiarano in una nota: "Apprendiamo che l’assessorato alla Sanità avrebbe intenzione di affidare una seconda perizia per l’individuazione del sito tra i tre precedentemente individuati (Cambiano, Moncalieri e Villastellone). In realtà vi sarebbe un quarto sito, assai più baricentrico e collocato su un “materasso” di argilla di spessore congruo, posizionato al confine tra Trofarello e Cambiano, sulla strada statale 29".

"Una verifica comparata tra i 3 o 4 siti posti in evidenza dalla relazione dei tre assessorati regionali dopo 6 anni poteva anche essere fatta prima di affidare una perizia al Politecnico di Torino (che è costata all’Asl 119.500 euro) e forse quel denaro poteva essere risparmiato. La decisione di effettuare ulteriori perizie non farà che incrementare i tempi necessari per realizzare l’ospedale, la cui urgenza è diventata indifferibile".

Massimo De Marzi

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