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Politica | 07 giugno 2021, 16:08

Borghi in Festival, solo 7 progetti finanziati su 470. La rabbia di Uncem: "Non è così che si aiutamo i piccoli borghi e la montagna"

Il presidente nazionale Marco Bussone: "E' la dimostrazione di quello che va evitato nella scrittura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza"

Borghi in Festival, solo 7 progetti finanziati su 470. La rabbia di Uncem: "Non è così che si aiutamo i piccoli borghi e la montagna"

"Mesi e mesi di attesa, dopo la candidatura, per poi arrivare al più drammatico dei risultati. Sette progetti finanziati e altri 470 ammessi ma non finanziati. Oltre a 80 non ammessi. Una situazione grave, un bando, quello di 'Borghi in Festival' del Mibact che racchiude tutto quello che non bisogna fare in questo Paese per i borghi. Non servono retorica e festival, non servono mega bandi difficili, per poi finanziare sette progetti illudendo tutti, non servono 1 milione di euro per organizzare manifestazioni, chiedendo a chi li promuove enormi cofinanziamenti, generando una crisi nella ricerca e nel giro delle sette chiese": lo dichiara Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

"Non serve lasciare venti giorni per spendere il contributo, entro l'11 luglio, perché è stupido. Non serve roba frivola per valorizzare i borghi, pensando siano mera destinazione turistica. Lo avevamo detto ai vertici tecnici e politici dei Ministeri competenti, mesi fa, insieme ad altre Organizzazioni che si occupano di borghi. Fare meno, ma fare meglio. Esattamente quello che diciamo in vista dei bandi del Piano di Ripresa e Resilienza, che peraltro avrà 1 miliardo di euro per il 'Piano borghi'. Se pensiamo che queste risorse debbano essere utilizzate per festival e promozione turistica, non abbiamo capito in questo Paese che i borghi sono prima di tutto comunità, persone che li vivono e nuove persone che li possono abitare, spazi di incontro e di dialogo, incrocio tra chi arriva e chi fa impresa, tra le cooperative di comunità e le azioni per una nuova agricoltura e un nuovo artigianato".

"C'è futuro nei borghi se uniamo all'importante turismo altre filiere produttive che tolgano i borghi dai luoghi comuni che per la montagna si sostanziano in casette in pietra e legno con i gerani e un po' di paesaggio. In questo loisir e in questa montagna di certo non crediamo. La montagna è luogo di vita e produttivo, con i paesi e le frazioni, borgate e villaggi, che chiedono fiscalità peculiare, incentivi per le imprese, strumenti per la rigenerazione del patrimonio. Consegniamo al passato il bando 'Borghi in festival', come non certo utile, complimentandoci comunque con chi ha vinto e chi non ha vinto. Non con i vertici dei Ministeri che l'hanno ideato", conclude il Presidente di Uncem.

comunicato stampa

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