Dalle rotative de La Stampa agli studenti: è una Torino sempre più a misura di universitari quella che, questa mattina, ha visto inaugurare un nuovo campus didattico Unito nell’ex sede del quotidiano torinese.
“Altro che università telematica, questi spazi rendono bene l’idea di quanta voglia abbiamo di tornare in presenza” ha detto ai presenti Stefano Geuna, rettore dell’Università di Torino. Una posizione condivisa da Umberto Riccardi, direttore della Scuola di Medicina di Torino: “Dal 1° ottobre potremo frequentare l’università in spazi adeguati, senza la necessità di fare salti mortali per coniugare il tirocinio con il percorso didattico”.
Il nuovo campus
Il nuovo campus è stato realizzato nell’ex sede della Stampa, tra via Chiabrera e via Marenco. Un luogo storico della città, riconvertito a nuova vita: 15.140 i metri quadrati previsti, con 12 aule per attività didattiche e laboratori, per una capienza complessiva di 3.200 studenti. Sempre qui verrà trasferito l’Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino, oltre alla Biblioteca Federata di Medicina e la Suism.
Appendino: "Emozionata, università non è solo formazione"
“Quando si vede un investimento sulla formazione non si può essere grati di questa scelta: l’università è un soggetto strategico per il ridisegno delle città, non solo per la formazione ma anche su altri fronti come la riqualificazione urbana, il ridisegno di un quartiere e di come si vive“ ha affermato la sindaca di Torino, Chiara Appendino. “L’università è sempre vicino, sia nei grandi investimenti che nelle piccole cose. Durante l’emergenza abbiamo costituito un campus diffuso, per esempio" ha poi proseguito la sindaca. "C'è emozione, vedere che uno spazio che riapre è una grande restituzione alla città" ha concluso la prima cittadina.
Come sono cambiati i locali
Al primo piano, dove una volta erano collocati i locali per le attività di imballo e spedizione, vi sono oggi 5 aule e un’aula studio/lnch room. Al primo piano, invece, i locali per le attività di stampa e incisioni hanno lasciato spazio ad altre quattro aule, mentre nella manica di via Marenco, nel luogo che fu il cuore della redazione del quotidiano, trovano invece spazio ol centro medico e i laboratori, oltre ad altri spazi per dedicati allo studio.
I locali delle rotative sono stati riconvertiti, anche grazie ai 6.000 metri quadrati di spazio, nella sede dell’Astut (Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino). Il progetto del nuovo campus è stato inoltre realizzato con modalità costruttive sostenibili ed ecologiche finalizzate al risparmio energetico, con dotazioni domeniche e impiantistiche di elevata tecnologia.