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Attualità | 04 agosto 2021, 15:31

Cavallerizza Reale, valide le prime 1109 firme contro la privatizzazione: seconda fase dopo le elezioni

Il comitato promotore: "Ci è stato negato il diritto di riduzione delle firme da raccogliere per andare a referendum"

Cavallerizza Reale

Valide le firme per il referendum contro la privatizzazione della Cavallerizza Reale

 

"L’amministrazione comunale ha comunicato ufficialmente la validità delle 1109 firme raccolte (rispetto alle previste 1000) in questa prima fase dell’iniziativa referendaria per salvare la Cavallerizza dalla privatizzazione". Lo rende noto il comitato promotore La tua Cavallerizza, a poco più di due mesi dall'avvio dell'iniziativa, rispetto ai tre possibili. "Si è così raggiunta, in anticipo, la quota prevista per periodi normali”.

La seconda fase della raccolta firme avverrà, spiegano ancora, "dopo che il quesito referendario sarà giudicato ammissibile dalla competente commissione, che verrà costituita dal nuovo Consiglio comunale eletto il 3 ottobre prossimo".

"Nel frattempo - aggiungono - ci batteremo per informare la cittadinanza e perché la nostra iniziativa sia oggetto di pubbliche prese di posizione delle forze politiche che si candidano a governare la Città nel prossimo quinquennio".

"A tal proposito è importante ricordare che i partiti che si candidano al prossimo Consiglio Comunale stanno beneficiando della riduzione, stabilita dalla legge causa pandemia, dei 2/3 del numero delle firme da raccogliere per poter presentare le loro candidature".

"Al contrario, contro il più elementare principio di uguaglianza e in spregio a quello di definizione della democrazia, alla richiesta di poter applicare la stessa riduzione anche alla referendaria raccolta firme in corso (compromessa dalla stessa pandemia), la maggioranza del Consiglio ha trovato il modo di negare lo stesso diritto: non a noi promotori, ovviamente, ma ai cittadini che a migliaia stanno firmando perché – attraverso il referendum che abbiamo proposto- si rimetta in discussione quanto è stato deciso per la Cavallerizza".

E concludono: "Hanno dimostrato che è tale la loro paura di affrontare, su questo tema, la volontà popolare, da preferire di imporre un vergognoso atto discriminatorio con cui sconfessano e ripudiano, in un sol colpo, tutta la loro prosopopea sulla democrazia diretta, dichiarandosi contro la possibilità di facilitare lo strumento di espressione del giudizio popolare nella loro città. Li ringraziamo perché ci hanno dato un motivo in più per impegnarci: ora è anche una questione di difesa della democrazia".

Generico TorinOggi

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