"Il futuro di Torino non può essere di sole case, infrastrutture e supermercati", sottolinea il prof. Ugo Mattei, candidato sindaco della lista Futura per i beni comuni. "Oltre alla nuova stazione passante di Porta Susa, permane la storica e ormai superata 'stazione di testa', che è logico chiudere, liberando un enorme spazio di 200.000 mq proprio al centro della città".
Infatti, in una concezione innovativa del servizio ferroviario, i treni attraversano la città e qui sostano in una 'stazione passante', dove si interconnettono con le linee della metropolitana urbana, come già accade a Porta Susa, oppure nella nuova stazione centrale di Berlino. "L’urbanistica siamo noi, con le nostre idee e i nostri comportamenti", ribadisce Mattei. "Torino deve cogliere l’occasione di questa trasformazione urbana per realizzare un bene comune di qualità: il vasto scalo ferroviario di Porta Nuova deve allora divenire un polmone che fa respirare la Città a vantaggio di tutti i suoi cittadini, e non l’oggetto di cementificazione e speculazione immobiliare", dichiara Mattei a proposito di un tema tanto dibattuto negli ultimi giorni, dopo la proposta lanciata dal candidato del centrodestra Paolo Damilano.
Attorno al nuovo bene comune, inoltre, anche l’edificato risulterebbe valorizzato, secondo Ugo Mattei. "Pensiamo all’esempio di Central Park a New York, la valorizzazione immobiliare è gigantesca, mentre il Central Park rimane aperto a tutte e tutti. Queste considerazioni, ad esempio, ispirarono già alcuni anni or sono il visionario progetto IL MARE A PORTA NUOVA, che fu largamente condiviso e sostenuto da tanti cittadini torinesi: Il progetto, promosso dall’arch. Maurizio Zucca per il riuso dello scalo e della stazione ferroviaria di Porta Nuova, si proponeva di realizzare un bacino balneabile, un’enorme distesa di acqua tra via Nizza e via Sacchi, con il ponte di corso Sommeiller novello Rialto".
"Il Sistema Torino (Chiamparino, Fassino, Appendino…) ha poi fatto orecchie da mercante, e i treni sono rimasti lì, ma il mare a Porta Nuova è entrato nell’immaginario di tutti noi", conclude Mattei. "Ora, però, sale la febbre per avere in città ciò che normalmente si va a cercare fuori: vedrei bene Zucca come assessore all’Urbanistica, con lui la chiusura di Porta Nuova sarebbe un passo verso la città bene comune del futuro".