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Attualità | 26 novembre 2021, 18:30

Lo storico cinema Maffei cerca fondi: all'asta i reperti a luci rosse per finanziare la "nuova vita"

Per lungo tempo dedicata a proiezioni per un pubblico adulto, la struttura di via Principe Tommaso si prepara a riaprire nel 2022 con una nuova gestione (e una nuova missione) e lancia un crowdfunding

ingresso del cine teatro Maffei

Il cine teatro Maffei lancia una raccolta fondi mettendo all'asta reperti storici del suo passato

Per anni è stato un cinema che proponeva proiezioni per un pubblico adulto. Un cinema a luci rosse, insomma. Ma ora il Maffei punta a una nuova vita e - con la nuova proprietà nelle mani di Erica Pontalti, Maurizio Pisani, Alessandro Maioglio e  Andrea Ghiotti - prepara per l'8 dicembre (curiosamente il giorno dell'Immacolata) un'asta di raccolta fondi per rilanciare l'attività nella sua nuova veste.

La cornice sarà quella della Casa del Quartiere di San Salvario - in via Morgari - e il titolo scelto è “Visioni proibite; asta dell'arte pornografica del Maffei”. Perché a essere messi all'incanto saranno proprio le vecchie locandine, alcune autografate, e le pellicole del vecchio cinema. Un repertorio "hot", insomma, per collezionisti, ma anche per appassionati. O semplici curiosi. 

Sarà – spiega il collettivo del Maffei– il primo passo verso la riapertura del locale di via Principe Tommaso prevista per fine gennaio 2021. Vogliamo ridare al quartiere uno spazio di cultura innovativa, che ospiterà teatro, cinema, musica, mostre ed esposizioni. E per farlo partiamo dalle radici di questo vecchio edificio, riconoscendone il ruolo artistico del passato, è nato come teatro, e poi quello più recente di intrattenimento per maggiorenni”. 

 

Basta con la chiusura e l'abbandono

Dopo tanti anni di chiusura e abbandono, il nuovo Maffei si propone di diventare un punto di riferimento per l'attività artistica di San Salvario e non solo. “Il nostro obiettivo è quello di aprire al panorama artistico indipendente, con un occhio di riguardo alle produzioni italiane. Ci sono tante rassegne in giro per l’Italia che non trovano spazio fuori dai propri confini regionali e che vale la pena diffondere”. 

 

Con inizio fissato alle 18, il battitore d’eccezione sarà Gipo Di Napoli - il “sindaco” di San Salvario -, che sarà pronto a cedere al miglior offerente una parte della storia a luci rosse del quartiere, della città e dell’Italia.
L’evento è su prenotazione e con posti limitati secondo la normativa anti-Covid vigente, per partecipare scrivere a info@cimenaffei.it.

 

Una storia a luci rosse

La storia del Maffei inizia nel 1908, quando nasce sull'idea dei cafè-chantant parigini con una meravigliosa sala a pianta quadrata ed una programmazione internazionale, inserendosi immediatamente nel circuito prestigioso circuito dei teatri della città sabauda.
Durante l’offensiva alleata del 1942, una bomba di un caccia della Raf lo rase al suolo. La sala attuale viene ricostruita nel 1952 e diventa subito un punto di riferimento nazionale, ospitando la prima compagnia stabile di avanspettacolo italiana fondata da Mario Ferrero (allievo di Erminio Macario e della vedette Isa Bluette), che insieme a Giordano Bruno Ventavoli, portò a Torino tutti i più importanti attori e le anteprime cinematografiche più esclusive. Di quei fasti, oggi, rimangono solo i camerini, nascosti al pubblico da una serie di porte e cunicoli da sito archeologico, in cui sono ancora conservati cimeli dell'epoca.

Dal '70 è tornato ad essere uno spazio innovativo, dedicato però solo alla fascia di popolazione torinese over 18: un cinema a luci rosse dove si fanno anche spettacoli live. Chiude nel marzo 2020. 
Nel 2022 riaprirà come Cinema Teatro Maffei.

Massimiliano Sciullo

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