Spaccati di storia pressoché sconosciuti, come accade per il film di Matteo Fresi, "Il Muto di Gallura", ma anche pellicole inaspettate come "Cry Macho" di Clint Eastwood. Sono alcune delle proiezioni di oggi per il Torino Film Festival.
Ecco i nostri consigli.
Il Muto di Gallura - Matteo Fresi
Un racconto storico che rivela una pagina di storia popolare sarda, ma legata a fatti realmente accaduti. Narrata quasi come una tragedia shakespeariana, la pellicola è legata alle sanguinose vicende che si svolsero a metà Ottocento durante la faida tra le famiglie della Gallura, Mamia e Vasa che portarono all’omicidio di circa 70 persone. Bastiano Tansu, detto il Muto per via della sua sordità, cerca vendetta dopo l’uccisione del fratello, insieme all’amico Pietro Vasa. Tra esecuzioni in pieno stile mafioso e un clima di terrore che pervade tutta la comunità, il Muto diventa leggenda, ritenuto invincibile, cada inevitabilmente tra le trame dell’amore. Niente di rivoluzionario in questo film, ma un bello spaccato sulla vita di metà Ottocento di questo popolo di cui spesso sappiamo troppo poco. In concorso al TFF.
Oggi potete vederlo alle 19.30 al Cinema Massimo, sala 1.
The girl in the fountain - Antongiulio Panizzi
Monica Bellucci ha ritirato la Stella della Mole del Torino Film Festival e ieri ha assistito alla prima proiezione di un film che racconta la storia dell’incredibile diva degli anni ’50, Anita Ekberg. Diventata famosa proprio per essere “la ragazza nella fontana” di Fellini, ha pagato forse lo scotto di quelle indimenticabili scene, passando da donna a mero simbolo della Dolce Vita. In film che si svolge tutto sulla preparazione di un fittizio tributo cinematografico alla star, la Bellucci interpreta la Ekberg, analizzato il suo passato dagli aspetti più mondani a quelli più intimi e meno conosciuti.
Oggi la Bellucci sarà alla Mole per una masterclass “Meravigliarsi” a cura di Antongiulio Panizzi
Quattordici giorni - Ivan Cotroneo
Indaga sull'intimità, sulle relazioni, sulle storie che finiscono: il film di Ivan Cotroneo è un piccolo divertente e malinconico spaccato dell'amore al giorno d'oggi. Protagonisti, due quarantenni, Lorenzo e Marta, arrivati alla fine della loro relazione dopo un matrimonio di 12 anni. Lui ha infatti una storia con Alessia e sta per abbandonare casa. Ma proprio quel giorno arriva la notizia: la positività da Covid di un conoscente li costringe 14 giorni in isolamento, che i due si troveranno a vivere in un appartamento di 80 metri quadrati. Quattordici giorni di convivenza forzata raccontati in 14 scene. Marta e Lorenzo si odiano, litigano, si rinfacciano il passato e si buttano addosso frustrazioni e rancore. Ma in un certo senso si ritrovano, finalmente si confrontano, ridono insieme. La dedica del regista Cotroneo è una chicca: "A tutte le coppie che si sono lasciate senza aver avuto 14 giorni per capire se ne valeva davvero la pena".
Oggi potete vederlo alle 14.30 al Lux 2
Per il programma completo: www.biglietteria.torinofilmfest.org