Buone notizie sul fronte del contrasto alla povertà: grazie a 2,3 milioni di euro stanziati dalla Città di Torino (e provenienti dal Decreto “Sostegni Bis”, ndr), infatti, 10mila famiglie in difficoltà potranno usufruire di buoni spesa per l'acquisto di generi alimentari. L'iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra ente pubblico e terzo settore, nata a inizio pandemia con le realtà del territorio impegnate nella rete Torino Solidale.
Rosatelli: “Contrasto alla povertà priorità assoluta”
I cittadini che hanno richiesto di aderire su Torino Facile riceveranno, a partire da oggi tramite sms o e-mail, l'esito della domanda: se positiva, gli stessi potranno accedere sulla stessa piattaforma attraverso le credenziali SPID/CIE/CNS e scaricare i buoni erogabili in tre tranche mensili. Gli importi sono ripartiti in base al numero di componenti del nucleo familiare (da 1 a 2 fino a un massimo 120 euro, da 3 a 4 fino a un massimo di 240, da 5 o più fino a un massimo di 360).
“Torino Solidale - sottolinea l'assessore al welfare Jacopo Rosatelli – ha permesso di reggere l'urto più grave della pandemia: l'incontro tra noi e le realtà che ne fanno parte dà la possibilità di mettere in campo importanti misure per il contrasto alla povertà, che per la Città rappresenta una priorità assoluta. Questo è un tipo di solidarietà attiva che si fonda sulla partecipazione democratica”.
Lo Cascio: “Povertà non solo economica ma anche relazionale”
Ad estendere la riflessione è il direttore della Divisione Servizi Sociali del Comune Monica Lo Cascio: “Le povertà incontrate - aggiunge – non riguardano solo la sfera economica e occupazionale ma anche quella sociale e relazionale rappresentata dalle solitudini che hanno colpito soprattutto giovani e anziani a causa della pandemia. Il lavoro fatto in questi 2 anni ci ha permesso di accompagnare moltissimi nuclei familiari grazie a un welfare complementare che, attraverso il dialogo tra i contesti di prossimità e i servizi specialistici, è riuscito a costruire un portafoglio di risposte mirate ai bisogni; ricordiamo che il 70% delle domande sono arrivate da famiglie sotto la soglia ISEE di 6mila euro e che il 90% non percepisce il reddito di cittadinanza. Grazie a questo intervento, inoltre, riusciamo a raggiungere oltre 13mila minori”.
La collaborazione del terzo settore
Torino Solidale contribuirà, insieme ai Poli di Inclusione dei servizi sociali e al contact center della Città di Torino, supportando i cittadini nella procedura di recupero dei buoni: “In questo modo - dichiara il direttore della Rete delle Case del Quartiere Roberto Arnaudo – l'assistenza si trasforma in inclusione con l'obiettivo di essere più impattante e costruire un sistema di riferimento”.