Dalla musica nelle vene a ristorante di qualità, dalla vita notturna a un'apertura quasi continua, già dalle prime luci dell'alba. Lo Chalet, storico locale del Valentino che ha fatto ballare generazioni di torinesi, si appresta a vivere un nuovo capitolo della sua vita: dopo anni di abbandono, macerie e silenzio assordante, la struttura all'interno del parco del Valentino viaggia a passi spediti verso la tanta attesa riapertura.
Dietro la rinascita dello Chalet, primo locale a riaprire all'interno del Valentino, vi sarà il gruppo La Cascina, che ha vinto il bando per la concessione di 10 anni (con opzione di altri dieci) della struttura. A svelare alcuni dettagli su cosa sorgerà nel nuovo locale, sul concept che si è pensato per rianimare lo Chalet è Marco Muzj, direttore filiale Vivenda - Gruppo La Cascina
Ci troviamo di fronte a un locale storico, abbandonato da tanti, anni, pronto a vivere una nuova vita. Cosa sorgerà qui?
Sorgerà un locale aperto tutta la giornata, dove poter far stare bene i nostri clienti.
Pensate quindi a un orario più esteso rispetto al passato?
L'obiettivo è aprire in prima mattinata, verso le 7, per una colazione con novità importanti. Vivere la mattinata, venire qui per una pausa pranzo veloce, continuare nella parte pomeridiana dove proveremo a esserci per chi utilizza il Valentino come momento di sport e svago: stiamo sviluppando idee legate al benessere e wellness. Arriveremo poi alla sera, con un aperitivo e cena: abbiamo pensato a una zona bar molto carina. Non potrà mancare il dopo cena, con musica dal vivo. Non parliamo di una discoteca, ma la musica sarà certamente presente: siamo già in contatto con nuovi artisti che vogliono mettersi in mostra per creare un movimento importante per la città.
Attualmente sulla struttura campeggia un doppio nome: quello storico e un nuovo. Ci vuole spiegare le ragioni di questa doppia scelta?
Lo Chalet sarà sempre lo Chalet, rappresenta la storia del Valentino. Dietro di me ci sono una serie di nomi, tra cui Maxelâ (macelleria in dialetto ligure): è il nostro marchio che portiamo avanti in tutta Italia, fa parte del gruppo Cascina. Ci sono già dei ristoranti in tutta Italia, ne stiamo aprendo altri a Milano e ad Ascoli. E' un marchio che porta avanti un format, un format che abbiamo studiato e che fino ad oggi ci ha dato grandi soddisfazioni e crediamo possa rivelarsi vincente anche in questo caso. Vogliamo divertirci e lavorare bene.
Al netto di bonifiche e lavori vari, si sente di dare un appuntamento ai torinesi per la riapertura?
Questo è un Superenalotto. Oltre alla bonifica che è stata molto lunga, non ci aspettavamo di trovare così tante macerie dopo tutti questi anni di abbandono. La previsione comunque è di aprire prima della stagione estiva. Vogliamo aprire la location entro l'estate.
E credo si auguri di non essere l'unico locale a far vivere il Valentino.
Assolutamente, noi siamo un piccolo pezzo di questo progetto di riqualificazione: speriamo di essere il locale che può aiutare a Farr tornare questo parco meraviglioso alla vita di un tempo.
Al di là dell'intrattenimento e dello svago, c'è poi il tema del lavoro che non è di certo secondario.
Sì, siamo partiti con una campagna di ricerca di personale. In una settimana abbiamo avuto un buonissimo riscontro in termini di candidature, soprattutto di ragazzi molto giovani: per noi è importante lavorare con il territorio. Abbiamo poi ricevuto una serie di proposte commerciali e stiamo valutando delle partnership per lavorare con brand locali.