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Attualità | 09 marzo 2022, 10:30

UniTo, un bosco nasce davanti a Palazzo Nuovo: è "Il bosco degli altri" di Agroinnova, dedicato a Lia Varesio

L'area verde si trova di fronte alle aule dell'ateneo ed è intitolato alla fondatrice di Bartolomeo &c, che ha lottato in prima linea a favore dei senzatetto

il bosco davanti a Palazzo Nuovo

Una nuova area verde dedicata a Lia Varesio, davanti a Palazzo Nuovo

Uno spazio verde trascurato, pronto a diventare un'area verde vivace e vitale. A pochi passi di una "casa" della vitalità dello studio e della ricerca come Palazzo Nuovo. È il "Bosco degli altri", intitolato a Lia Varesio - attivista che ha dedicato la sua vita ai senzatetto con Bartolomeo & c. - e si staglia davanti alle aule di Palazzo Nuovo, realizzato nell'ambito di weTree, il patto verde per un nuovo equilibro tra uomo e natura che è stato promosso proprio un anno fa. E su cui oggi si è "sollevato" il sipario.

"Il Bosco degli altri è un'iniziativa nata nel 2020, anno della Salute delle piante, ma poi abbiamo dovuto attendere un po' di tempo - spiega Maria Lodovica Gullino, centro di competenza Agroinnova - e grazie al sostegno del rettore e di Iren ora possiamo estenderlo a tutto il fronte di Palazzo Nuovo. Prendersi cura di qualcosa deriva da cuore, dalla dedizione verso qualcuno, dalla capacità di guardare anche oltre. Con WeTree vogliamo accompagnare gli alberi nel tempo: c'è un accordo con UniTo, ma anche con il Politecnico, affinché in tutti i grandi eventi si possano dedicare una pianta a una donna. Sia essa una scienziata o un personaggio che ha dato qualcosa alla società civile".

"Ho conosciuto Lia più di 40 anni fa - ricorda Marco Gremo, cofondatore e presidente Bartolomeo & C. - e mi fece conoscere gli ultimi e i diseredati. Quello che lei definì il Terzo mondo a Torino. Il rosso, che caratterizza il giardino, è quello che Lia amava di più, non c'è modo migliore per ricordarla".

"In giorni così difficili un concetto come il Bosco degli altri assume un significato ancora più attuale - sottolinea Giulia Anastasia Carluccio, prorettrice dell'Università degli Studi di Torino -, e un'inaugurazione che accade l'8 marzo rilancia anche un messaggio di sensibilità e di sensibilizzazione verso il mondo delle donne, ma anche verso tutto quello che sta accadendo".

Tresso: "Un giardino curato è un atto di poesia"

"Pensare a un nuovo giardino è un atto di poesia - commenta Francesco Tresso, assessore comunale al verde pubblico -: c'è una grande ricchezza di verde cui dobbiamo attenzione e che possiamo goderci anche per qualche tempo di relax. È un impegno con chi ci ha preceduto (l'amministrazione Appendino, ndr) ed è bello che ci sia continuità per valorizzare queste risorse".

"Spero che in Italia ci siano sempre più assessori in grado di capire che un giardino è poesia, così come il prendersene cura - dice Ilaria Borletti Buitoni, presidente Associazione weTree e Vicepresidente FAI -, è un atto di comunità, concetto particolarmente significativo in questo momento. Lia Varesio si dedicava ai senzatetto e mai come oggi vediamo persone in fuga dalle loro case, che non hanno più nulla. Torino è sempre stata generosa e attenta verso le persone in difficoltà: oggi questo giardino vuole essere un messaggio di speranza per tutte le donne in fuga dall'Ucraina".

Ilaria Capua: "Viviamo tempi difficili, pensiamo un futuro diverso"

"Si conclude il primo anno dell'attività di weTree e lo facciamo con qualcosa di straordinario - commenta Ilaria Capua, grande virologa internazionale, direttrice del centro di eccellenza One Health dell'Università della Florida e tra le ispiratrici di weTree -. Viviamo tempi difficili, con la guerra sotto gli occhi di tutti. WeTree rappresenta un modo nuovo di affrontare il futuro con il riconoscimento delle aree verdi e delle donne".

 

Massimiliano Sciullo

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