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Economia e lavoro | 10 marzo 2022, 15:05

Comital e Lamalu, dopo la vertenza arrivano gli avvisi di garanzia per lavoratori e sindacalisti

L'azienda ora è passata sotto le insegne cinesi della Dingsheng Aluminum, anche se con circa la metà dei 140 lavoratori coinvolti dalla vertenza. Pettigiani: "Addebiti pretestuosi, sarebbe servito più impegno per salvare i posti di lavoro"

manifestazione di lavoratori e sindacati

Un presidio di lavoratori all'epoca della vertenza Comital

È stata a lungo una delle vertenze più pesanti del tessuto produttivo torinese (al pari con Embraco e poche altre), ma ora rischia addirittura di avere una coda legale piuttosto scorbutica. La procura della Repubblica di Ivrea, infatti, ha notificato gli avvisi di garanzia ad alcuni lavoratori ex Comital e ad alcuni sindacalisti della Fiom Cgil, proprio in relazione alla lotta dei lavoratori per salvare o stabilimento di Volpiano e scongiurare il licenziamento dei 140 persone.

"Il procedimento penale - fa sapere Fiom Cgil - trae origine dalle querele presentate nel 2017 da Corrado Ariaudo (allora patron del gruppo Cuki ed ex proprietario di Comital) e da Franck Duhamel Direttore della Lamalù (società francese collegata a Comital poi fallita) che hanno presentato denuncia contro i lavoratori e i sindacalisti impegnati nella lunga vertenza che ha visto il sostegno degli amministratori locali, di molti parlamentari, della Chiesa e dei lavoratori di altre aziende del territorio".

Ripercorrendo all'indietro la vicenda, la Comital era una storica azienda specializzata nella produzione di laminati di alluminio che dopo la dichiarazione di cessazione dell’attività e il licenziamento dei 140 lavoratori del luglio 2017 e grazie alle lotte e all’impegno dei lavoratori e del sindacato è stata acquistata nel 2019 dalla cinese Dingsheng Aluminum, oggi in attività anche se, purtroppo, con il riassorbimento solo parziale dei lavoratori ex Comital (si parla di circa la metà di quella che era la forza lavoro dell'epoca).

"Il procedimento giudiziario riguarda persone oneste sotto accusa solo per aver partecipato ad una giusta battaglia sindacale in difesa dei lavoratori - commenta Luca Pettigiani, responsabile della ex Comital per la Fiom Cgil di Torino -. Si è trattato di una lotta lunga e drammatica che però non è stata mai men che corretta nelle sue forme e proprio per questo la fiducia nella giustizia è piena e incondizionata nella certezza che sarà stabilita in giudizio la verità dei fatti, la correttezza dei comportamenti e la pretestuosità degli addebiti che i legali della Fiom Cgil dimostreranno essere infondati. Poiché la Comital è passata in vent’anni da 1000 a 140 dipendenti avremmo preferito registrare l’impegno di questi imprenditori nello sviluppo delle aziende e del territorio invece che nelle aule del Tribunale”.

Massimiliano Sciullo

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