Il miele come strumento di rigenerazione urbana e sociale: è quello che succederà a Falchera grazie al progetto “Siamo api di Falchera”, promosso dalla comunità Slow Food degli Impollinatori Metropolitani in collaborazione con Falchera Labb e con il Comitato per lo Sviluppo della Falchera.
Il progetto “Siamo api di Falchera”
L'obiettivo è quello di realizzare, in prossimità degli orti popolari situati nel Parco Laghetti, un apiario con 5 alveari e una sala per tenere corsi di apicoltura ed educazione ambientale rivolti a persone svantaggiate: “Vogliamo - spiegano i promotori - innescare un processo di cambiamento in cui costruire nuove comunità di persone a cui insegnare a fare il miele e una maggiore coscienza verso l'ambiente. Miele che diventi anche un simbolo della capacità ambientale e sociale di nutrire e generare, che permetta alle persone che saranno individuate di acquisire le conoscenze di base e le prime tecniche per diventare apicoltrici e apicoltori professionisti”.
I soggetti coinvolti
I soggetti coinvolti avranno caratteristiche ben precise e seguiranno un percorso teorico e pratico: “Verranno selezionate - proseguono - donne vittime di violenza non occupate, persone in situazione di fragilità psicologica o economica e migranti con necessità di inclusione lavorativa. La formazione tratterà temi di educazione ambientale, ecologia urbana, apicoltura e apicoltura urbana, biodiversità e benessere animale per concludere con gli insetti impollinatori. Seguiranno ore di attività sul campo e ogni alveare sarà gestito da una coppia di cittadini che dovranno imparare a prendersene cura”.
La campagna di crowdfunding
Per sostenere il progetto è stata anche avviata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso (https://www.produzionidalbasso.com/project/siamo-api-di-falchera/). L'obiettivo è quello di raccogliere 10mila euro entro il 2 maggio; se entro 45 giorni verranno raggiunti i 5mila euro, il resto delle spese verranno coperte da ITAS Solidale di Trento.