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Scuola e formazione | 30 maggio 2022, 16:30

Pietra tombale sull'Istituto di Intelligenza Artificiale. Lo Russo: "Non c'è più. Puntiamo al Centro ricerca automotive"

Previsto per questo istituto uno stanziamento di "20 milioni di euro annui, dal 2021, per la sua realizzazione”. Ma l'assessore regionale all'Internalizzazione Ricca crede ancora nell'I3A nel capoluogo: "Riconosciuto da una legge"

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Il sindaco Stefano Lo Russo

L’Istituto di Intelligenza Artificiale di Torino è un annuncio sulla carta. Anzi, una promessa contenuta in un comunicato stampa dell’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che non ha sinora avuto nessuno sviluppo reale. E non lo avrà mai. La pietra tombale è arrivata per bocca del sindaco Stefano Lo Russo, che in Consiglio Comunale è intervenuto sul tema dopo il weekend di dichiarazioni e smentite. L’Istituto per l’Intelligenza Artificiale - ha detto - non c’è più. C’è una fondazione che si chiama Centro Italiano per la ricerca sull’automotive”.   

"Nessun atto del Consiglio dei Ministri nè Parlamento su I3A"

In Sala Rossa il primo cittadino ha ricostruito l’iter per l’istituzione dell’I3A, che era stato annunciato il 4 settembre 2020 dal Premier Conte “a valle di un Consiglio dei Ministri, via nota stampa”. Una novità che, come ha precisato Lo Russo, non era stato seguita da nessun atto da parte del Presidente del Consiglio, “né dal Parlamento”. Passati nove mesi, a maggio 2021, l’Istituto di Intelligenza Artificiale scompare dal decreto legge numero 73.

20 mln euro l'anno per Centro ricerca automotive

Al suo posto, come spiega Lo Russo, “si parla di un Centro Ricerca sull’automotive”, che vede tra i suoi fondatori “il ministero dell’Economia e della Finanza, il Ministero dell’Università e il Ministero dello Sviluppo Economico”. A favore dell’istituto uno stanziamento di “20 milioni di euro annui, dal 2021, per la sua realizzazione”. Il quadro però si complica ulteriormente quando venerdì la ministra Messa “non cita la fondazione istituita con la “legge 106 del 2021”, ma fa riferimento a fondi del Pnrr “per finanziare attività di ricerca, che verranno assegnati su base competitiva a dieci consorzi su tematiche strategiche, tra cui l’intelligenza artificiale”. 

E ora? Comune e Regione provano a fare tesoro di quello che almeno, al momento, è scritto nero su bianco in Gazzetta Ufficiale e dunque nessuno può più portare via a Torino, cioè il Centro per la ricerca sull'Automotive. "Voglio promuovere - ha annunciato il sindaco - un incontro istituzionale per fare in modo che il MeF definisca il Comitato e si possa sviluppare questa fondazione, che è una grande opportunità”.

Ricca: "Torino e il Piemonte non si meritano corse al ribasso"

L'assessore regionale all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca, oggi nelle vesti di consigliere comunale della Lega, ha un'idea e pensa che il capoluogo piemontese possa ancora avere il suo Centro per l'Intelligenza Artificiale. "Chiederò al presidente Cirio - ha commentato - di convocare al più presto un tavolo che riunisca Regione, Comune e parlamentari piemontesi per elaborare la miglior strategia possibile”

"Torino e il Piemonte non si meritano corse al ribasso sul tema. Quando è iniziata questa avventura, riconosciuta anche da una legge che non si può far finta di non vedere, chiedevamo di poter dar vita a un centro di ricerca nazionale sull’intelligenza artificiale che lavori a 360 gradi su questo argomento strategico e che diventi, passo dopo passo, punto di riferimento per il Paese intero" ha concluso Ricca.

Cinzia Gatti

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