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Economia e lavoro | 11 luglio 2022, 07:20

Boom dell'export nel primo trimestre 2022, ma Confartigianato frena: "Timore per l'impennata delle materie prime"

Il presidente De Santis: "L'incremento delle esportazioni è influenzato anche dall'aumento dei prezzi delle materie prime, oltre che dalle vendite"

export - foto d'archivio

Boom dell'export nel primo trimestre 2022, Confartigianato: " Timore per l'impennata delle materie prime"

In Piemonte nel primo trimestre del 2022 le esportazioni manifatturiere hanno registrato una crescita in valore pari al +17,7% attestandosi a 13,1 miliardi di euro. Il Piemonte si conferma il 4° posto nel ranking nazionale dietro a Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. L’export manifatturiero made in Piemonte supera quindi i livelli della fase iniziale della pandemia (+25,1% rispetto al I trim. 2020).

Superati i livelli pre pandemia

10,5 miliardi nel 1° trim. del 2020, 11,1 nel 2021 e oggi 13,1 miliardi. Come possiamo non sottolineare una progressione di circa 3 miliardi in un biennio? Un risultato positivo che conferma come le aziende del nostro territorio abbiano un posizionamento straordinario sui mercati internazionali grazie alla qualità dei prodotti e all'offerta di servizi personalizzati per i clienti esteri. Con una crescita nei comparti a maggiore specializzazione di MPI pari a +22,4% sullo stesso periodo del 2021, che sono il cuore del made in Piemonte manifatturiero: Alimentari, Moda, Mobili, Legno e Metalmeccanica”. Sono le considerazioni di Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino sulle evidenze dell’ultimo report sull’export manifatturiero piemontese dell’Ufficio Studi della Federazione che ha elaborato i dati ISTAT.

De Santis: "Fondamentale la capacità di adattarsi delle imprese"

Le nostre imprese continuano a mostrare una incredibile capacità di adattarsi alle condizioni economiche in forte evoluzione e, sono convinto -prosegue De Santis - che a medio-lungo termine saremo in grado di migliorarci ulteriormente se presenteremo alle aziende del nostro territorio, che ancora non esportano, strumenti di formazione e accompagnamento all'internazionalizzazione. Questo evidentemente al netto di tutti quei fattori economici e geopolitici che continuano a limitare il nostro potenziale perché imprevedibili e globali”.

Il timore per l'impennata dei prezzi delle materie prime

“Va però evidenziato – conclude De Santis - che l'incremento del valore delle nostre esportazioni è influenzato anche dall'aumento dei prezzi delle materie prime, oltre che da un maggior volume di vendite.”

redazione

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