Houston, abbiamo un problema? Forse la frase più famosa dei film a tema spazio e che sarà il punto focale da cui partirà, mercoledì 20 luglio, la conferenza tenuta dal trio di divulgatori scientifici Chi ha paura del buio?
È facile pensare che l’astronomia, con tutta la sua spettacolarità, sia una scienza immune da fallimenti. Ma come ogni altra impresa umana, anche l’astronomia ha una storia costellata di successi ed errori che però, talvolta, hanno avuto un impatto straordinariamente benefico sulla nostra società. Sono infatti molte le cose che, proprio andando storte, hanno portato ad alcuni dei più grandi successi della scienza: dal programma Apollo cominciato con un fallimento epocale – la morte dei tre astronauti di Apollo 1 poi terminato portando a casa la più grande impresa di tutti i tempi, i primi esseri umani sulla Luna - al telescopio spaziale Hubble, il più avanzato mai realizzato, lanciato però nello spazio con un difetto di costruzione che lo rendeva inutilizzabile. Ebbene, gli algoritmi sviluppati per risolvere il problema sono stati poi applicati alla medicina diagnostica per individuare più tempestivamente i tumori e salvando così vite umane.
Il 20 luglio Filippo Bonaventura, Lorenzo Colombo e Matteo Miluzio condurranno il pubblico in un viaggio spaziale attraverso scoperte che, in modo casuale e non e talvolta anche attraverso errori di valutazione, hanno contribuito all’avanzamento del progresso scientifico. La conferenza sarà moderata da Simona Rachetto, Astrofisica e Responsabile della Comunicazione di Infini.to - Planetario di Torino.
L'incontro rientra in "Estate A SUD". L'evento è gratuito con prenotazione consigliata. Per informazioni e prenotazioni: settimane@centroscienza.it - Tel. 011 8394913
Filippo Bonaventura, Lorenzo Colombo, Matteo Miluzio
“Chi ha paura del buio?” è un progetto di comunicazione della scienza dedicato principalmente all’astronomia e alla climatologia. È gestito da tre astrofisici: Filippo Bonaventura e Lorenzo Colombo hanno un master in comunicazione della scienza, mentre Matteo Miluzio è ricercatore presso la missione Euclid dell'ESA. Il progetto è attivo principalmente nei social, dove è presente su quattro piattaforme (Facebook, Instagram, Youtube e Twitter) e raggiunge quotidianamente oltre 350.000 follower. Nel dicembre 2018 i tre autori hanno preso parte a una trasmissione televisiva omonima trasmessa su Italia 1. Nel maggio 2020 è uscito il primo libro del progetto, Se tutte le stelle venissero giù (Rizzoli).