La storia di Moncalieri e i Savoia diventano protagonisti di una docufiction cui sta lavorando Bruno Gambarotta. Le riprese sono in corso in questi giorni in città, con la decisiva spinta all'iniziativa arrivata dall'assessore alla Cultura Laura Pompeo, che lavora ogni giorno con l'obiettivo di valorizzare il Castello Reale e le bellezze del Comune più grande della provincia di Torino.
Mario Bois nei panni di Vittorio Emanuele II
Laura Pompeo ha voluto e promosso, tramite la locale Pro Loco, un progetto che andasse oltre alla semplice e benemerita visita guidata, per raccontare la storia di alcuni dei personaggi che hanno abitato il Castello. Vittorio Emanuele II (interpretato da Mario Bois) fece del Castello la sua dimora prediletta fin dalla sua infanzia e da qui emanò il Proclama di Moncalieri primo e drammatico atto di un regno che approderà all'Unità d'Italia.
La docufiction racconta la complessa e affascinante storia pre risorgimentale che, a partire dalla parabola di Carlo Alberto (interpretato da Paolo Tibaldi), attraverso i moti rivoluzionari, l'esilio a Firenze, gli intrighi di palazzo, arriva all'atto finale: la consegna, in seguito alla sconfitta di Novara, della corona al figlio Vittorio Emanuele.
Le riprese al Castello di Moncalieri
In questi giorni sono in corso le riprese relative al periodo di formazione di Vittorio Emanuele e del fratello Ferdinando al Castello di Moncalieri. I due giovani Principi (Tommaso Martino e Federico Robaldo) rispettivamente dai 10 e 12 anni fino ai 19, per volere del Re Carlo Felice furono sottoposti a un'educazione ferrea, affidata ad uno stuolo di precettori interpretati da Carlo Panero (Cesare Saluzzo), Paolo Corvo (André Charvaz), Giorgio Armando (padre Isnardi), Walter Lunetti (Ettore de Sonnaz) e governanti (Mascia Pennella, Chiara Cuniato, Marta Chioatero).
Oltre a Carlo Alberto e ai suoi figli Vittorio Emanuele e Ferdinando, la docufiction farà rivivere molti altri affascinanti personaggi. Maria Adelaide, Maria Teresa, il Cancelliere Metternich, il Feldmaresciallo Radetzky, il Conte della Rocca, sono solo alcune delle figure che danno vita alle vicende che portarono all'emanazione del “Proclama di Moncalieri”.
Il contributo di enti ed associazioni
La realizzazione della docufiction è resa possibile anche dalla virtuosa collaborazione di alcune associazioni di rievocazione (Gli Amici del Parco della Battaglia, La Bela Rosina et Soa Gent, etc) e del Museo Risorgimentale di Novara diretto dallo storico Paolo Cirri, che hanno permesso le riprese della battaglia di Novara.
Il progetto è finanziato dal Comune di Moncalieri e dalla Presidenza della Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino. "Siamo molto orgogliosi di questo lavoro di Bruno e Lorenzo Gambarotta, un prodotto di qualità della durata di circa 30 minuti che sarà distribuito entro fine anno", sottolinea l'assessore Pompeo. "Si colloca lungo la linea della valorizzazione della storia e dell’identità del nostro territorio, nostra priorità. Le vicende del Proclama di Moncalieri meritavano senz’altro un approfondimento in forma di docufiction, per raggiungere un pubblico vasto".
In questo modo si potrà scoprire il perché il re a firmare proprio al Castello di Moncalieri il Proclama il 20 novembre del 1849. "Si tratta di una pagina di storia cui si guarda ancora oggi come un punto di svolta per le sorti del piccolo Regno di Sardegna", conclude Laura Pompeo.