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Economia e lavoro | 30 luglio 2022, 10:50

Ospedale unico Asl To5, interviene Coldiretti: "Moncalieri o Cambiano? Si costruisca in area industriale dismessa"

La richiesta dell'organizzazione: "Stop al consumo di suolo agricolo"

area verde vadò

Ospedale unico Asl To5, anche Coldiretti interviene: "Si costruisca in un'area industriale dismessa"

L'interminabile vicenda dell'ospedale unico dell'Asl To5, dopo politici, sindaci, Regione Piemonte, sanitari, associazioni e comitati vari, vede scendere in campo anche Coldiretti. Che non ne fa una questione di città tra Moncalieri-Vadò, Cambiano e Villastellone, ma di scelta tra aree agricole o industriali.

Coldiretti: "Scegliere area industriale dismessa"

Nel torinese non si ferma il consumo di suolo agricolo e per questo l'organizzazione lancia l'allarme, perché i campi che producono cibo a km zero continuano a essere le aree dove vanno sempre a cadere le scelte per realizzare nuove opere pubbliche. "Per questo, Coldiretti chiede che il sito scelto per il futuro ospedale sia in un'area industriale dismessa - ha spiegato il presidente dell'organizzazione torinese Bruno Mecca Cici - è ora di dire stop al consumo di suolo". Una richiesta già avanzata nei mesi scorsi da Popolari e Insieme per Nichelino.

"Chiediamo che l’obiettivo di consumo di suolo zero posto dall’Unione europea al 2050 parta invece già da questo 2022 - ha aggiunto il presidente di Coldiretti Torino - e che parta anche la nuova stagione del riuso del suolo occupato da impianti industriali dismessi, da centri commerciali chiusi, da opere pubbliche non più in uso. Riutilizzando questi spazi si fa un favore alla nostra indipendenza alimentare e all’ambiente".

Sempre meno i terreni coltivati

Secondo Arpa Piemonte il consumo di suolo nella provincia di Torino nel 2020 ha raggiunto 58.237 ettari di superficie totale consumata. Un dato preoccupante se paragonato ai terreni coltivati che, per la stessa provincia di Torino, è di 211.423 ettari mentre il restante territorio torinese è costituito da boschi, laghi e zone rocciose di montagna.

"Da decenni, gli agricoltori sentono proclamare che si deve invertire la rotta e smettere di costruire sui terreni agricoli fertili – aggiunge Mecca Cici – Invece assistiamo a continui attacchi alle aree agricole più produttive e questo perché un campo coltivato è considerato soltanto una 'superficie'. La battaglia per fermare il consumo di suolo è una battaglia di civiltà". Che adesso coinvolge anche il destino del futuro ospedale unico.

Massimo De Marzi

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