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Politica | 21 agosto 2022, 12:10

Veleni, candidati paracadutati all'ultimo: la corsa alla presentazione delle liste rischia di fare vittime. Il caso Apollonio

La segretaria regionale di Demos (e consigliera comunale a Torino) rischia di essere 'sfrattata' dall'ex sindaco di Cerveteri nel collegio uninominale di Moncalieri per il Senato

elena apollonio

Ultime febbrili ore prima della presentazione delle liste. Il caso di Elena Apollonio

Sono le ultime febbrili ore prima della consegna delle liste ufficiali in vista delle elezioni politiche del 25 settembre e non mancano retroscena su candidature annunciate e poi svanite, con la scelta del Pd di puntare a Torino sull'ex grillina Laura Castelli (oggi in quota al nuovo asse Di Maio-Tabacchi, ndr) che ha già sollevato malumori, per i suoi passati attacchi ad una esponente dem per i quali aveva rimediato anche una condanna per diffamazione.

Un caso simile potrebbe costare la candidatura ad Elena Apollonio, segreteria regionale di Demos e consigliera comunale a Torino, che pare essere stata prima scelta e poi abbandonata dal Pd nazionale, tre giorni dopo che aveva accettato di correre per il Senato al Collegio Uninominale 2 del Piemonte 1, Moncalieri-Nichelino.

Tre giorni fa l'accettazione della candidatura

Dentro e attorno il Pd si erano già scatenate polemiche ad inizio settimana, quando erano filtrati i primi rumors sulla compilazione delle liste, la Apollonio parla come chi si è sentita abbandonata: "Quanto è successo a me è avvenuto sulla scia di una serie di candidature imposte da Roma. Io avevo accettato di correre, avevo ricevuto anche il via libera del segretario regionale dem Paolo Furia, poi ho materialmente sottoscritto la candidatura e firmato alla presenza di Angelo Catanzaro (consigliere comunale del Pd, ndr). Passano un paio di giorni e arriva un nuovo elenco, con un nuovo nome al mio posto".

"Scelta paracadutata dall'alto, scavalcati i territori"

E' evidente il disappunto della segretaria regionale di Demos: "Avevo iniziato a prendere contatto con i sindaci del territorio per fare un bel lavoro, pur in un contesto oggettivamente difficile per noi, ma poi sono filtrate queste notizie. Inizialmente nessuno mi ha confermato nulla dal nazionale, poi tutti hanno iniziato ad alzare le mani, chiamandosi fuori dalla decisione. Che deve essere stata presa a Roma e imposta dall'alto, invece che condivisa con i territori. Ma non è così che si fa".

"Così si rischia di fare una carneficina"

Al suo posto sembra essere stato prescelto Alessio Pascucci (ex sindaco di Cerveteri, in quota a Impegno civico di Di Maio) e la Apollonio non usa giri di parole: "Non è l'espressione del territorio, i vertici locali sono stati scavalcati e non sostenuti, come andrebbe fatto in questi casi". La conclusione è carica di amarezza: "al momento l’unica accettazione della candidatura è la mia, spero ancora in una retromarcia, altrimenti qui rischia di venire fuori una carneficina".

Massimo De Marzi

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