La Regione Piemonte in campo per frenare l'immigrazione di massa creando un futuro per i giovani africani in Africa. Sono stati presentati questa mattina i risultati dei progetti di cooperazione in Senegal sostenuti dall'Assessorato alla Cooperazione internazionale della Regione Piemonte.
I progetti, nati con l'obiettivo di rafforzare le attività imprenditoriali giovanili senegalesi e scongiurare l'immigrazione di massa, grazie al complesso e duraturo lavoro della Regione Piemonte in Senegal, hanno realizzato oltre 50 Startup, 7 centri giovanili e formato 800 giovani affinché potessero aprire la propria impresa in Africa e creare a loro volta occasioni di sviluppo e lavoro in loco.
Tra le azioni di sensibilizzazione e prevenzione alla migrazione clandestina è stato inoltre realizzato un video del gruppo musicale senegalese "Masse 36". "Teki fi meune na nek – Realizzarsi qui è possibile", canzone dal titolo fortemente evocativo, è “un pezzo – dichiara FOFLOW artista del gruppo – dedicato a tutti i giovani che hanno tentato di emigrare illegalmente”. Masse 36, gruppo nato nelle periferie di Dakar da tre artisti con una forte passione per la musica Hip Hop e Rap, canta brani che raccontano la vita e i desideri dei giovani senegalesi facendosi portatori di messaggi di pace e di rispetto. La canzone è stata trasmessa via radio in Senegal e via web.
"La partita per fermare l’immigrazione di massa dall’Africa può e dev’essere giocata nei paesi di partenza, prima che arrivi nel mar Mediterraneo - dichiara l'assessore alla Cooperazione internazionale Maurizio Marrone - . La cooperazione internazionale della Regione Piemonte in Senegal, finanziata dai fondi nazionali AICS, promuove per questo la formazione professionale e l’occupazione giovanile e femminile per sottrarre tante persone alla nuova tratta schiavista di scafisti e taxi del mare, garantendo il diritto a non migrare e trovare invece lavoro in patria. Aiutare gli africani a casa loro per noi non è uno slogan, bensì un impegno concreto per contribuire a liberare l’Africa dallo sfruttamento e l’Europa dal conflitto sociale e culturale frutto dell’immigrazionismo".