Per tre anni Torino tiene il tempo, batte i tacchi, si mette sulle punte. Insomma: si dedica alla danza sportiva e per fino al 2024 sarà la cornice di grandi eventi internazionali.
Tutte le gare di scena al Pala Ruffini
Le gare saranno ospitate al Pala Ruffini (oggi intitolato a Gianni Asti). "Cominceremo con l'appuntamento del 26-27 novembre, il Piemonte Dancestar, campionato dedicato a danze standard e latinoamericane - dice il presidente regionale della Federazione danza sportiva, Giovanni Petrilli - Abbiamo presenze che arrivano da 12 Paesi, compreso il Sudafrica. Quindi ci sarà il galà di Natale, il 10 dicembre, in cui si esibiranno le nostre eccellenze piemontesi".
Sulle presenze agli eventi internazionali incidono ovviamente i recenti fatti internazionali. "L'Ucraina è un grande bacino per la danza è purtroppo la guerra non aiuta - dice Petrelli - Tanto che abbiamo accolto e stiamo accogliendo molti atleti e tecnici nelle nostre scuole in Piemonte, così da permettere loro di proseguire con l'attività".
"Non è solo un fenomeno da balera"
Gli eventi portano con sé passione e divertimento. Ma anche un messaggio. "Vogliamo dimostrare che la danza sportiva non è solo disciplina da balera, ma merita ribalte sportive esattamente come altri sport. Tanto che alle prossime Olimpiadi del 2024 ci sarà la break dance", aggiunge il presidente Petrilli.
Danze latino americane per il 18/19 febbraio, per una una competizione europea, mentre il 17/19 marzo sarà la volta delle danze caraibiche, "disciplina in cui il Piemonte vanta il maggior numero di tesserati in Italia".
Ma ad aprile arriverà il campionato regionale danze artistiche e il prossimo novembre 2023 sarà la volta del campionato regionale danze di coppia.
Anche il 2024 ha grandi programmi: eventi locali (Coppa Italia e ancora Danze artistiche), ma pure eventi internazionali dedicati a balli Jazz e moderni (campionato Europeo) e latino. E il 2025 sta già costruendo un palinsesto in linea con quello che accadrà nei mesi a venire.
Danza risposta ai bisogni dopo due anni di pandemia
"Si tratta di una programmazione che si affianca in un pericolo di grande festa, per la città - commenta l’assessore allo Sport, Mimmo Carretta - ed è naturale che, in una festa, ci sia un luogo in cuinsi balla. E questo sarà il Palazzetto. Dopo due anni di pandemia, la gente ha sempre più voglia di fare sport e divertirsi. La danza unisce queste due dimensioni".
E sulla break dance, "Torino ha tutte le caratteristiche per ospitare una nuova disciplina emergente che si valorizza in contesti metropolitani".