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Attualità | 03 gennaio 2023, 07:00

Torino secondo i giovani: male l’ambiente e l’educazione, buona l’offerta culturale

Lo studio “Vivere a Torino” ha raccolto le opinioni dei cittadini tra i 15 e i 34 anni ed emergono molte criticità, dalle periferie alla voglia di andarsene

Torino secondo i giovani: male l’ambiente e l’educazione, buona l’offerta culturale

I giovani, cosa ne pensano di Torino? Questa è la domanda che ha dato il via alla seconda edizione del progetto “Vivere a Torino”, una ricerca che mira a coinvolgere i cittadini di età compresa tra i 15 e i 34 anni per capire il loro punto di vista sulla vita in città. L’analisi, condotta da Omnia Torino in partnership col Comitato Provinciale per l’UNICEF e ACMOS, ha lo scopo di valutare i punti di forza e quelli di debolezza per poter costruire insieme ai giovani un luogo migliore ed inclusivo.

I punti critici: l’ambiente, i trasporti e la coesione sociale

A risaltare è l’opinione negativa che i giovani hanno di Torino dal punto di vista ambientale, valutando aspetti come la qualità dell’aria, la presenza di aree verdi o il rumore. Il 56% di loro ritiene che lo stato ambientale della città sia insufficiente, mentre solo il 12% lo valuta positivamente. Parlando di parchi, il problema peggiore risulta essere il degrado e la sporcizia per più di metà degli intervistati, mentre segue a ruota la poca sicurezza percepita. I trasporti sono un punto critico, dato che il 78,7% dei giovani pensa che vadano migliorati.

Anche dal punto di vista della coesione sociale le risposte sono state abbastanza negative. Dai dati emerge come per la quasi totalità dei giovani l’educazione dei cittadini sia molto importante per la qualità della vita quotidiana, e secondo il 52% di loro non c’è abbastanza educazione nel proprio quartiere. In alcune zone in particolare emergono problemi come razzismo, omofobia o intolleranza, specialmente nelle circoscrizioni 5 e 6, risultate le peggiori anche per lo stato ambientale.

I punti di forza: l’istruzione e l’offerta culturale (anche se serve più diffusione)

L’opinione dei giovani sulla cultura a Torino risulta positiva, anche se emerge un grave problema di differenziazione. La ricca offerta, infatti, viene percepita soltanto nella Circoscrizione 1, quella del centro città, mentre in tutte le altre la valutazione è negativa. Quasi il 70% degli intervistati, come possibile soluzione, ha dichiarato di preferire più eventi di piccole dimensioni meglio distribuiti sul territorio rispetto a pochi grandi eventi.

L’offerta scolastica di Torino è valutata positivamente dal 43,7% dei giovani con solo il 15,8% che la reputa in modo negativo. Anche in questo caso, però, la differenza tra le circoscrizioni è notevole, con le sole circoscrizioni 1, 2 e 8 che hanno una maggioranza di risposte positive piuttosto che negative o neutre. https://mypaperwriter.com/buy-coursework-online.htm

Il futuro di una città dove i giovani vogliono andarsene

I risultati dello studio sono un utile punto di partenza per lavorare sui punti critici della città, con una fascia giovanile di cittadini che vuole essere attiva e aperta al dialogo. Se da questo punto di vista l’atteggiamento dei più giovani è più che propositivo, è però preoccupante il dato di chi vuole andarsene.

Soltanto il 44% degli intervistati ha dichiarato di non voler lasciare Torino in futuro, mentre il 41% intende farlo e il rimanente 15% vorrebbe ma non può. Una delle soluzioni per migliorare la situazione identificate da Omnia Torino è lavorare sulle periferie, che non dovrebbero essere punti lontani dal centro nevralgico di una città ma a loro volta spazi funzionanti, interessanti e partecipati.

Francesco Capuano

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