Studio sulla mobilità in Val Pellice: “Lavoriamo sul collegamento con Torino”

La Città metropolitana (Cmt) ha lanciato uno studio sulla mobilità in Val Pellice. Ma Pinerolo propone di ampliarlo, ragionando sul collegamento con Torino. Una posizione che verrà discussa con la Cmt in un incontro del 20 gennaio, ma che divide le opinioni in Valle.

Il 2022 si è chiuso con due appuntamenti che hanno permesso di fare il punto sulla mobilità in Val Pellice e sulla ferrovia sospesa dal 2012. Il 15 dicembre (anche se l’incontro è stato ‘guastato’ dalla nevicata) si è fatto il punto sullo studio affidato alla società di ingegneria Meta, che deve comparare diversi tipi di mobilità: su rotaia, su gomma, busvia e tramvia. Mentre il 20 una delegazione di sindaci, assessori e consiglieri è andata in Regione dall’assessore ai Trasporti Marco Gabusi.

Dopo l’evento del 15, il sindaco di Pinerolo Luca Salvai ha lanciato la proposta ampliare il discorso e ragionare sul collegamento con Torino perché “è l’unico scenario in grado di attrarre investimenti sulla tratta Torre Pellice-Torino e sulle due stazioni ferroviarie cittadine”. Uno spunto che in Valle ha diversi sostenitori, ma non mancano i critici. Tra questi c’è la consigliera comunale di Torre Pellice Dejanira Piras, che da tempo è impegnata sull’argomento e ha anche messo in piedi un tavolo di lavoro, che ha sortito l’appuntamento con Gabusi: “Allargare il campo dello studio richiederebbe maggiori investimenti da parte della Città metropolitana, allungando ancora i tempi, quando c’è un problema di mobilità in Val Pellice e verso Pinerolo, perché c’è una linea ferroviaria sospesa e una strada provinciale troppo trafficata”.

Il tema verrà nuovamente discusso il 20 gennaio, per tirare le fila: “Ci troveremo in Città metropolitana e in quella sede affronteremo le proposte che emergeranno” promette Pasquale Mazza, consigliere delegato ai Trasporti, che il 15 dicembre avrebbe dovuto partecipare all’evento, ma è stato bloccato nel traffico dalla nevicata. I sindaci e gli assessori della Valle premono perché a quell’appuntamento partecipi anche Gabusi, sarà infatti la Regione a dover allargare i cordoni della borsa per sostenere eventuali investimenti.