“Tronzano Tour”. Si potrebbe tranquillamente ribattezzare così il giro delle aziende piemontesi che da tre anni e mezzo l’assessore allo Sviluppo delle Attività Produttive della Regione Piemonte Andrea Tronzano sta effettuando.
Oltre 500 visite
Visite, oltre 500, che hanno un duplice obiettivo: incontrare gli imprenditori e i lavoratori per farsi raccontare storie, punti di forza ed esigenze delle loro aziende ma anche capire, una volta ottenuto questo bagaglio di informazioni, come gestire al meglio bandi e fondi. Come indirizzare gli sforzi. Insomma, conoscere il mercato del lavoro, per dare una mano alle imprese.
"Visti grandi imprenditori e dipendenti con grande voglia di lavorare"
Ed è proprio durante una delle tante tappe di questo lungo percorso che Tronzano racconta che sensazioni gli hanno lasciato queste visite: “Mi hanno trasmesso un grande senso di serenità: vedo imprenditori bravi, con voglia di lavorare. E poi lavoratori con senso d’appartenenza, quindi cose positive”. Una sensazione rafforzata in tempo di pandemia, quando il tour dell’assessore non si è imbattuto solo nelle difficoltà legate al momento particolare, ma ha anche trovato tanta voglia di andare avanti, di continuare ad assumere, dare lavoro e un contributo al territorio.
Non solo Embraco, anche tante belle storie da raccontare
Certo, in Piemonte gli esempi negativi non sono mancati (caso ex Embraco su tutti), ma sono tante le realtà e le eccellenze da raccontare e valorizzare: “Abbiamo un’enorme foresta che cresce e dà lavoro. I nostri imprenditori devono essere affiancati, cercheremo di farlo al meglio anche con le risorse europee” promette l’assessore.
"Multinazionali alleate, non nemiche delle Pmi"
Un altro aspetto evidenziato dalle visite nelle aziende piemontesi è poi quello delle multinazionali, intese non come un nemico di cui aver paura ma come un prezioso alleato per la crescita delle Pmi secondo Tronzano: “Le multinazionali sono anche ‘nostre imprese’, come Sparco. In ogni caso vanno attenzionate, perché portano lavoro. Fanno traiettorie di sviluppo e sotto quella traiettoria tutte le Pmi crescono con loro”.
“Non demonizziamole, cerchiamo di attrarle sul territorio. Verifichiamo naturalmente che non prendano i soldi e scappino, ma ci sono regolamenti europei chiari e su questo siamo molto sereni” conclude l’assessore prima di salire in macchina.
La prossima tappa? Dopo Sparco, Gruppo Vincenzo Bona. Azienda nata nel 1777.