"Guardate con gli occhi della natura e ascoltate i cittadini": è questo l'appello fatto dal comitato Salviamo il Meisino alla Città di Torino per dire ancora una volta no all'idea di "Cittadella dello Sport e dell'Educazione Ambientale" voluta dall'amministrazione comunale nel parco. Il progetto verrà realizzato usufruendo di 11 milioni di euro provenienti dal Ministero competente con fondi del Pnrr.
Raccolte 3000 firme
Dopo la riunione della commissione consiliare, la contrarietà è stata esternata anche attraverso un'apposita mozione capace di raccogliere circa 3mila firme: "Di fianco alle aree da riqualificare - ha sottolineato Laura Lossi, veterinaria ed esponente di Salviamo il Meisino - c'è una collinetta diventata casa di tassi, volpi, lepri e uccelli. Ai suoi piedi c'è invece un'area umida, e non è la sola, importantissima per la raccolta delle acque e per il mantenimento di un ecosistema dove vivono diverse specie di anfibi. La realizzazione di strutture sportive, uffici e un punto ristoro richiamerebbe tantissime persone e i fornitori di certo arriverebbero sul posto con mezzi a motore mettendo a repentaglio tutto questo".
Lossi: "Dare un segnale vero di educazione ambientale"
"Si parla tanto - ha concluso Lossi - di educazione ambientale, ma perché non dare un messaggio di protezione di un parco sotto tutela speciale: un luogo dove poter passeggiare, pedalare e fare sport senza un sovraccarichi di qualunque tipo". Al coro di no si è aggiunto anche il Comitato Borgata Rosa Sassi per bocca dei propri esponenti.
"Progetto non coerente con il piano dell'Area"
Molti dubbi a riguardo, infine, sono stati espressi anche dalla Consulta per l'Ambiente e il Verde della Città: "Secondo il parere dell'Ente Parco del Po Piemontese - ha commentato il vicepresidente Piergiorgio Tenani - il progetto non è coerente con il piano d'area. Occorre ricordare, a proposito, il valore del Meisino sia dal punto di vista naturalistico che ambientale e non solo i vincoli di protezione esistenti. Sarà molto importante, a proposito, organizzare un piano di gestione e un programma di manutenzione; il regolamento, infine, va fatto subito e non quando la Cittadella sarà già aperta".