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Attualità | 09 febbraio 2023, 16:10

Ucraina, Lo Russo: "Sua integrazione nell'Unione Europea consolida nostro continente"

Il messaggio del primo cittadino in occasione della Giornata del Ricordo

commemorazione foibe

Ucraina, Lo Russo: "Integrazione nell'Unione Europea consolida nostro continente"

"Anche oggi, quando assistiamo con dolore il ripetersi di un conflitto tremendo, dobbiamo ricordarci che l'Ucraina è in Europa. E che il processo di integrazione di quello stato nella nostra Unione non è elemento di ostilità ma piuttosto il modo più forte per consolidare il nostro continente e i valori su cui si fonda l'Unione Europea". È questo il messaggio che ha voluto mandare il sindaco Stefano Lo Russo intervenendo in Sala Rossa durante la cerimonia del "Giorno del Ricordo", istituita nel 2004 dal Parlamento per ricordare la vicenda dell'esodo giuliano-dalmata. 

Profughi a Lucento e Vallette 

Anche a Torino approdarono migliaia di profughi, che furono accolti in prima battuta in un accampamento temporaneo allestito nella zona di Italia '61. La maggioranza si trasferì poi in alloggi di edilizia popolare alle Vallette e Lucento. 

"Oggi - ha poi aggiunto il sindaco - non è la giornata del rancore o dei distinguo. La giornata del Ricordo ha l'ambizione di mettere fine a una troppo lunga rimozione di chi, per ragioni diverse, ha ridotto le foibe e l'esodo alle inevitabili conseguenze di una guerra perduta e di chi ha usato strumentalmente il dramma delle foibe e dell'esodo per rimuovere l'aggressione bellica del regime fascista alla Jugoslavia. Con la giornata del ricordo si è voluto superare questa contrapposizione".

Ad aprire la cerimonia in Sala Rossa il vicepresidente del Consiglio Domenico Garcea, che ha parlato di una "tragica fase della nostra storia" e di "fare emergere la verità, al di là del negazionismo: migliaia di esuli furono costretti a lasciare le proprie case". A prendere poi la parola l'assessore regionale alla Cooperazione Internazionale Maurizio Marrone che, rivolgendosi agli esuli presenti in Sala Rossa, ha aggiunto: "a questa comunità dobbiamo dire grazie, perché per tanti anni l'unica testimonianza è rimasta quella della loro voce. Il ricordo delle foibe non sia confinato in un giorno, ma viva tutto l'anno".

"L'esule vive per tutta la vita come esule"

Per il vicepresidente e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle, “Le vittime delle foibe e le migliaia e le migliaia di profughi strappati alle loro case in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia e costretti all’esodo, rappresentano una sciagura troppo a lungo rimossa, ignorata, perfino negata".

"L'esule - ha concluso Antonio Vatta, presidente provinciale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia - vive per tutta la vita come esule: la nostra terra non la dimenticheremo. Fino a quando avrò un briciolo di ossigeno, penseremo sempre a quelle terre: noi non siamo né fascisti né comunisti, siamo italiani".

Cinzia Gatti

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