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Viabilità e trasporti | 16 febbraio 2023, 12:10

Smog e mezzi vecchi, ambulanti sul piede di guerra: "Ci hanno promesso tutele, ma ora ci fermano"

Nardozzi (Goia): "Stanno facendo di tutto per smontare il nostro settore". Oggi pomeriggio il vertice con Regione e Comune

mercati ambulanti di Torino

Resta ancora senza soluzione il problema dei mezzi commerciali usati dagli ambulanti nei mercati

Mentre si dibatte sugli Euro 5 (diesel) ci sono mezzi che - a omologazione - si piazzano decisamente più in basso. Ma che giocoforza non riescono a fermarsi: sono i veicoli commerciali utilizzati dagli ambulanti che animano i mercati rionali di Torino. Camion e furgoni decisamente datati - in molti casi - sui quali si continua a discutere per cercare una soluzione. I Civich quando li vedono in strada spesso "chiudono un occhio", permettendo così di andare a montare il banco nelle piazze, ma nella maggior parte sono ormai fuorilegge. 

Assemblea nel pomeriggio con le istituzioni

Nel pomeriggio di oggi è anche prevista un'assemblea della categoria in via Reiss Romoli 291, alla presenza anche dell'assessore comunale al commercio Paolo Chiavarino e degli esponenti della giunta regionale, Maurizio Marrone e Vittoria Poggio. "Vogliamo una riforma, la stiamo portando avanti da moltissimo tempo - dice Giancarlo Nardozzi, del Goia ambulanti - Per noi è fondamentale e fuori Torino la situazione è ancora peggiore".

Sul tavolo, infatti accanto alla questione inquinamento c'è anche quella della delocalizzazione e gli spostamenti dei mercati. "Chiunque si alza al mattino può decidere di toglierti il furgone o di distruggere un mercato - prosegue Nardozzi - e non si tratta solo di sindaci. Pensiamo a Rivarolo, ma anche alla vicina Asti. Oppure, spostandosi di regione, a Pordenone e così via. Sono problemi gravi che rischiano di distruggere il tessuto economico".

Prima le fasce orarie, ora più nulla

Ancora sul fronte furgoni e inquinamento, "in Lombardia è stato un flop l'uso di dispositivi come la scatoletta che era in fase di test (il Move in, ndre non vanno più bene nemmeno le fasce orarie che fino a poco fa ci permettevano di andare a lavorare e tornare indietro. Ma poi non credo che il problema dell'inquinamento sia influenzato dallo spostamento dei nostri mezzi commerciali, che peraltro restano fermi durante tutta la giornata. Avevamo ricevuto rassicurazioni e disponibilità a darci una mano, da Comune e Regione, ma poi sono arrivati gli stop. A Cuneo, però, le cose sembrano andare diversamente e allora ci sfugge il senso".

Anche la famigerata direttiva Bolkenstein non sembra del tutto tramontata: "C'è chi ci fa ancora campagna elettorale. Ma le insidie arrivano anche da altre parti. Chiediamo una riforma dove ci diano strumenti per difenderci. Per anni si è accettato di tutto e di più e adesso le nostre difese, di fronte alle istituzioni, sono davvero poche".

Chiavarino: "Il Comune pronto a mediare per sconti sui mezzi nuovi"

Disponibile al confronto l'assessore al Commercio Paolo Chiavarino, che da tempo sulla sostituzione dei furgoni ha avviato un dialogo con la Regione. Negli scorsi anni piazza Castello aveva messo a disposizione anche dei fondi per mandare in pensione i vecchi mezzi. "In linea con le disposizioni europee - spiega Chiavarino - siamo arrivati al time out per i furgoni più inquinanti. Penso si possa creare un'ulteriore deroga finalizzata però al cambio dei veicoli". E il Comune è pronto a scendere in campo in prima persona a sostegno degli ambulanti: "Possiamo diventare mediatori con una o più case automobilistiche, per ottenere uno sconto sull'acquisto di un numero importante di mezzi".

Lo strumento amministrativo potrebbe essere quello della manifestazione d'interesse e a conti fatti, con il bonus regionale e l'ulteriore sconto, gli ambulanti potrebbero arrivare a pagare il mezzo quasi due terzi in meno. Da circa 25-30 mila euro, ad 8 mila-10 mila. 

I mercati cambiano pelle

E ci sono novità anche sui mercati di Torino. Nelle prossime settimane sarà convocato la commissione dedicata, dove verranno presentati alle Circoscrizioni ed operatori i nuovi layout delle aree di vendita. Uno dei problemi emersi negli ultimi anni, complice la diminuzione dei banchi, è che molti mercati erano a macchia di leopardo con parti vuote. Gli uffici del Commercio hanno lavorato per accorpare o trasferire i mercatari, dopo confronto con loro. "Anche su piazza Bengasi - conclude Chiavarino - i risvolti sono positivi".

 

Cinzia Gatti e Massimiliano Sciullo

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