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Attualità | 20 febbraio 2023, 18:04

Bellezze e oscurità del mare protagoniste del carro degli Amici del Pellice

Dal 2000 il gruppo di Luserna San Giovanni è protagonista dei Carnevali del Torinese e del Cuneese

I Guardiani del Mare degli Amici del Pellice

I Guardiani del Mare degli Amici del Pellice

Dalle profondità oscure degli abissi alla sicurezza delle luci di un faro, il carro di Carnevale degli Amici del Pellice, legato al comune di Luserna San Giovanni, mette in scena il mondo marino in tutti i suoi aspetti per il ventitreesimo anno di attività.

Sono una quarantina e da tutto il territorio pinerolese gli Amici del Pellice, uno dei gruppi di carristi più longevi del territorio che partecipa dal 2000 a sfilate e concorsi con le sue creazioni. Quest’anno, la grande opera animata in cartapesta ha titolo ‘I Guardiani del Mare’, e rappresenta figure positive e negative del mondo acquatico: un drago minaccioso sovrastato dal potente Poseidone, inquietanti ombre di naufraghi illuminate dalla luce rassicurante della torre del faro, ostacolata però dagli avidi tentacoli di una piovra. “In ogni nostro carro inseriamo aspetti contrastanti – spiega Giosly Chiavazza, dal 2016 presidente dell’associazione –: non ci può essere luce senza oscurità, gioia senza paura e tristezza. Nei carri allegorici deve prevalere l’aspetto positivo e gioioso, ma per risaltare necessita di ombre e negatività”. Negli anni scorsi, il carro dei ‘Papaveri Rossi’ raffigurava la tragedia delle guerre e le figure potenti che le hanno causate nella storia, mentre l’opera dello scorso anno vedeva una balena ricoperta di immondizia: “C’è sempre un fondo di satira nel Carnevale, con i nostri carri vogliamo comunicare un messaggio, dare un significato alle opere che facciamo e restituire la verità del mondo” spiega Chiavazza.

Anche il lungo lavoro dietro la preparazione del carro è fatto non solo di momenti di allegria e spensieratezza, ma anche di fatica e sacrificio. “È un’attività che richiede molto impegno, per tre o quattro mesi dobbiamo dare tutto quello che abbiamo per riuscire a realizzare il carro per come ce lo siamo immaginato e l’abbiamo progettato. È stato difficile ripartire dopo la pandemia: nel 2020 abbiamo dovuto interrompere le attività letteralmente da un momento all’altro, a pochi minuti dalla partenza di una sfilata, tra confusione e forti incertezze. Fortunatamente nei mesi di stop molti hanno continuato a contribuire alle spese per il capannone, ma tornare a lavorare su un hobby così duro, senza sapere per quanto ci si poteva trovare e se il carro sarebbe riuscito, ha fatto allontanare tanti” racconta Chiavazza. Per il Carnevale 2021 il gruppo è riuscito a realizzare un carro in miniatura, di due metri, raffigurante un libro che dalle pagine sul virus proseguiva verso la festa, l’allegria e l’unione tra persone; l’anno scorso invece, sono stati utilizzati al 70% materiali di riciclo per la balena in preda alla spazzatura. Quest’anno, allo sforzo e alle difficoltà si sommano i forti aumenti dei costi dei materiali. “Non vogliamo abbassare i nostri standard per risparmiare, cerchiamo di recuperare quello che possiamo e di andare avanti nonostante tutto” commenta il presidente.

“La nostra è una grande famiglia, costruita nella fatica e nelle tante ore passate insieme, e nella felicità e commozione di chi vede i frutti del nostro lavoro. Al di là della buona riuscita del carro, che è sempre il nostro obiettivo, il Carnevale è fatto di persone. Il nostro carro è vuoto senza i tanti sfilanti, la vera anima di ogni parata, che sono amici che si uniscono da tutto il territorio e che creano il rapporto con il pubblico, trasmettendo tutto l’amore e la passione che ci mettiamo” conclude Chiavazza.

Rosa Mosso

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