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Attualità | 21 marzo 2023, 11:53

La case popolari non stanno più ferme: il terzo "Reality shot" racconta i quartieri di Torino con i video degli smartphone

Torna il concorso per ragazzi che vivono in alloggi di edilizia pubblica, ma le fotografie non bastano più

casa popolare delle vallette

La foto vincitrice della seconda edizione del concorso: è di Fabio Fontana e racconta le Vallette

Per raccontare il mondo delle case popolari di Torino una fotografia non basta più. Torna con la sua terza edizione "Reality shot", il concorso rivolto ai giovani che vivono nei quartieri con edilizia pubblica e che sono chiamati a raccontare la loro quotidianità. Non più con immagini "fisse", ma adesso con video prodotti con il loro smartphone. 

C’è tempo fino al 23 aprile per candidarsi a quello che è - a tutti gli effetti - un corso-concorso, visto che i partecipanti potranno prima seguire alcune lezioni sull'uso e sulla realizzazione dei video con il cellulare.  A promuovere l’iniziativa è sempre l’Atc del Piemonte Centrale, con la sua società in house Casa Atc Servizi e l’associazione Kallipolis. Rinnovato il sostegno di Lavazza Group, della Fondazione Mirafiori, della Città di Venaria Reale e il patrocinio della Circoscrizione Cinque di Torino. Il vincitore della scorsa edizione di Reality Shot è stato Fabio Fontana, studente di economia di Settimo Torinese, con una serie di scatti dei quartieri Vallette e Mirafiori.

Da Santa Maradona alla Fondazione Sandretto

Reality Shot si rivolge alle ragazze e ai ragazzi tra i 18 e i 30 anni, preferibilmente residenti in un alloggio popolare, che dal 22 marzo al 23 aprile sono invitati a presentare la propria candidatura sul sito del concorso. Il bando selezionerà 16 giovani che tra i mesi di maggio e giugno parteciperanno a 5 incontri formativi sul videomaking e, guidati dal tutor Paolo Ceretto e dagli esperti di comunicazione Silvio Salvo e Nicolas Ballario, esploreranno alcuni quartieri di edilizia residenziale pubblica del torinese, alla ricerca di storie da raccontare. Ad ogni partecipante sarà infatti chiesto di realizzare un video di breve durata sulla vita e le trasformazioni dei quartieri popolari. I lavori saranno quindi mostrati e commentati pubblicamente in occasione della festa finale in programma a fine giugno a cui prenderà parte, come ospite d’onore e giudice (proprio come nei reality show), il regista di “Santa Maradona” Marco Ponti, che premierà i vincitori (i premi consisteranno in piccoli incarichi lavorativi per mettere a frutto quanto appreso).


"Dopo due edizioni incentrate sulla Smart Photography – spiega il direttore artistico Luca Beatrice, alla guida anche di questa terza edizione – Reality Shot inserisce l’elemento dinamico, perché il video è la forma linguistica oggi più praticata ed espressiva. Il format resta il medesimo ma cambiano i contenuti, si moltiplica l’offerta con specialisti d’eccezione. Realizzare brevi video sarà dunque il compito affidato ai nostri giovani e al loro sguardo sulla città".

"Quest’anno – aggiunge il presidente di Casa Atc Servizi, Maurizio Pedrini Reality Shot si propone di raccontare le storie di chi vive nei quartieri popolari. Ne esistono molte nascoste e incredibili, autentiche, che hanno plasmato la nostra città e il senso più profondo del nostro vivere comune. Le persone devono essere il centro della azione amministrativa: Reality Shot è l’opportunità di raccontare tutto questo utilizzando i social media a beneficio della comunità. Ogni casa è una famiglia, con una storia da ricordare, custodire, tramandare".

"Ricadute positive sulla qualità della vita"

"Oltre alle necessità di manutenzione e riqualificazione del nostro patrimonio – conclude il presidente dell’Atc del Piemonte Centrale, Emilio Bolla –, che restano naturalmente lo scopo principale dell’Agenzia, a cui dedichiamo la gran parte degli sforzi, riteniamo importante realizzare anche iniziative in grado di generare ricadute positive sulla qualità della vita dei residenti nelle nostre case, in particolare delle nuove generazioni. Questo progetto, grazie a un percorso formativo di alto livello, offrirà ai giovani coinvolti un’importante occasione di crescita personale, contribuendo a far conoscere una realtà viva e ricca di umanità che è parte integrante della nostra società".

Massimiliano Sciullo

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