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Attualità | 06 aprile 2023, 13:05

Carcere, tra sovraffollamento e Tso l’ammissione di Lo Russo: “E’ un’emergenza”

Il sindaco promette interventi: “Sono andato a Natale nel carcere: voglio tornare il prossimo anno e vedere miglioramenti”. Paradosso a Torino: 530 detenuti potrebbero scontare la pena fuori ma rimangono dietro le sbarre

foto di archivio e conferenza 6 aprile

Carcere, tra sovraffollamento e Tso l’ammissione di Lo Russo: “E’ un’emergenza”

Si respira un’aria pesante, di sofferenza, nel carcere di Torino. I problemi sono noti: sovraffollamento ormai cronico, Tso in aumento e sfollamenti frequenti ma “casuali”. E’  quanto emerge dalla relazione annuale della Garante dei diritti delle persone private dalla libertà personale Monica Gallo.

Monica Gallo: "Non c'è rispetto per le persone"

La popolazione carceraria di circa 1.200 persone è in lieve calo, ma rimane bene superiore ai 1.042 posti previsti presso al Lorusso e Cutugno di Torino. Tanti gli sfollamenti messi in atto, con detenuti spostati nelle altre case circondariali come pedine. Un’operazione che non convince, quantomeno nei modi, la Garante: “Avviene in maniera casuale, non c’è rispetto per le persone che stanno eseguendo percorsi scolastici e di formazione”. 

"Sovraffollamento? Servono misure alternative" 

Come risolvere quindi l’emergenza sovraffollamento? La soluzione fornita da Gallo è una sola: le misure alternative: “Sono 530 i detenuti (480 uomini e 50 donne) che, con una pena sotti due anni, potrebbero accedere alle misure alternative: sarebbe auspicabile accelerare”. Farlo non è però facile. Anzi. La difficoltà a reinserire le persone nella società è nota: spesso i detenuti, una volta usciti dal carcere, non hanno un lavoro e una casa. Ecco perché, nonostante sia stata accolta positivamente l’iniziativa dello sportello dimittendi proposto dal Comune, quanto fatto fin ora non è sufficiente.

Criticità anche dal punto di vista sanitario

Una delle criticità sollevate è poi quella sanitaria. E bastano i numeri a confermare questa tesi: i trattamenti sanitari obbligatori (tso) sono aumentati, passano dai 193 messi in atto nel 2021 ai 258 dell’anno scorso. Un incremento del 34%. Sono invece 418 gli interventi del 118, contro i 372 dell’anno prima).

Lo Russo: "Carceri emergenza nazionale, non solo torinese"

C’è un’emergenza in atto, non è solo torinese ma nazionale. I dati di Torino per non ci fanno essere soddisfatti: purtroppo non sempre il periodo detentivo consente di reinserire la persona nella società e il tasso di recidività è molto alto” è il commento del sindaco Stefano Lo Russo. “Non ero mai entrato in carcere nella mia vita, l’ho fatto a Natale da indaco: è un’esperienza che segna profondamente l’animo. Voglio tornarci il prossimo Natale e vedere che le cose sono migliorate” ha concluso il primo cittadino.

Gli studenti detenuti che guardano oltre le sbarre

Una risposta per una prospettiva di vita migliore arriva dall’università in carcere: il 2022 ha visto l’incremento degli iscritti ai corsi universitari, con 94 persone che partecipano ai corsi di Unito (l’anno prima erano 66): “I detenuti studenti possono accedere a tutte le facoltà, anche con attivazione di possibilità online. Adesso dovrebbe anche partire un altro corso di formazione sulla robotica, finanziato sempre dal Comune di Torino. Ci teniamo in maniera particolare a questo” ha raccontato la Garante Gallo.

Andrea Parisotto

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