Tra post-pandemia e caro-bollette, moltissimi torinesi non riescono ad arrivare a fine mese. E per coloro che faticano ad avere i soldi per portare sulla tavola un pranzo o una cena, anche rinnovare la carta di identità può risultare un costo “pesante”. Tra i bisognosi, sono molti quelli che optano per il vecchio documento in formato cartaceo perché costa 15 euro in meno. A spiegarlo l’assessore ai Servizi Demografici Francesco Tresso, presentando il rendiconto di gestione delle sue materie. “Nel 2022 – ha sottolineato l’esponente della giunta – sono state fatte 126mila carte di identità: ben 120mila, circa il 95%, erano elettroniche. Le restanti erano cartacee”.
Nel 2023 oltre 130mila carte di identità
In quest’ultimo 5% rientrano quelle rilasciate con carattere di urgenza, cioè nei casi il cui il documento sia stato perso, rubato oppure scaduto con un viaggio programmato a breve termine. Il Comune riesce ad emettere una carta di identità cartacea in due giorni, mentre quella elettronica viene fatto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, quindi i tempi sono più lunghi. Accanto a chi ha bisogno di ottenere il documento in breve tempo, c''è chi opta per il “cartaceo per risparmiare quindici euro”. Quest’ultimo costa infatti cinque euro, contro i 21 di quella elettronico. E nel 2023 il Comune di Torino, come spiegato dall’assessore, punta a rilasciare oltre “130 mila documenti di identità”.