In piazza III Alpini a Perosa Argentina, sulle sponde del Rio Albona, è ‘nato’ un orto comunitario, grazie alla collaborazione fra la scuola primaria e il Centro Socio Terapico di Perosa Argentina.
“La collaborazione fra scuola e Cst è ormai storica – commenta Romina Meytre, assessore con deleghe alla scuola e alla cultura, e insegnante della scuola primaria, che segue il progetto –. A curare questo orto comunitario la classe prima; l’idea è stata elaborata lo scorso mese di settembre, ma nel frattempo i bambini sono cresciuti un po’, e hanno avuto modo di conoscersi meglio vicendevolmente con gli ospiti del Cst”.
I vasi del piccolo orto comunitario ospitano fiori, ma anche piante aromatiche ed ortaggi commestibili: “Ci siamo occupati di tutto, a partire dalla semina, in classe, poi abbiamo praticato la talea delle varie piantine e le abbiamo trapiantate nei vasi di piazza III Alpini, ed altre ne pianteremo – spiega Meytre – L’idea di fondo è quella di fare scuola al di fuori della scuola, far crescere i ragazzi all’interno della comunità come cittadinanza attiva, e, oltre all’impegno e all’entusiasmo dei bambini, abbiamo già ricevuto un’ottima risposta dal territorio”.
I semi sono infatti stati donati da alcuni agricoltori che vengono al mercato di Perosa Argentina, il vicino negozio ‘il mulino’ ha donato il terriccio, un imbianchino ha donato i colori per dipingere i vasi. “E ci sono persone che già si sono occupate di bagnare, usando gli innaffiatoi lì a disposizione – prosegue –. L’inaugurazione vera e propria è prevista per il prossimo mese di giugno, ma l’obiettivo che intendiamo raggiungere è già partito alla grande. Ci piace proprio l’idea che le persone possano venire lì e servirsi, prendersi all’occorrenza un po’ di basilico, o salvia, due zucchine per fare il sugo... Nel frattempo socializzare, chiacchierare vicino a quel piccolo orto, e crescere come comunità. La cura della terra, che dai semi diventano piante e poi frutti, ci auguriamo vada di pari passo con la cura della comunità, è questo l’esempio che vogliamo dare ai nostri bambini, ed anzi sono loro stessi esempio per tutti noi”.
Un altro orto, quello scolastico, nello spazio fra il retro della scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, è curato dalla classe terza. “La classe prima e la classe terza seguono entrambe le ‘avanguardie educative’ dell’Indire (Istituto nazionale documentazione innovazione ricerca educativa, ndr) e il concetto che ci sta dietro è proprio quello di una scuola oltre i banchi ed i muri della scuola stessa, una scuola perfettamente inserita nel territorio per crescere i cittadini di domani, attivi all’interno della comunità – spiega ancora Meytre –. Tutti insieme, prima e terza assieme agli ospiti Cst sarebbero stati troppi, quindi mentre i bambini della prima seguono l’orto comunitario in piazza, quelli più grandicelli di terza, sempre in collaborazione con i ragazzi del Cst, si occupano di un orto un po’ più grande, questo non comunitario quindi non aperto all’intera cittadinanza, in uno spazio messo a disposizione dal Comune”.