A Torino due querce dedicate all’avvocata partigiana Bianca Guidetti Serra. Venerdì alle 12, in occasione della Giornata internazionale della salute delle piante, si svolgerà la cerimonia di intitolazione presso il giardino Lamarmora di via San Dalmazzo.
Scomparsa nel 2014, Bianca Guidetti Serra, dopo una gioventù attiva nella Resistenza, fu una delle prime penaliste in Italia, impegnata professionalmente e politicamente nell’ambito del diritto di famiglia e della tutela dei minori e dei carcerati, nelle cause di lavoro a fianco dei sindacati e in difesa dell’ambiente, nella difesa della parità della retribuzione tra uomo e donna, del diritto all’aborto.
"Bianca la rossa"
La messa a dimora delle piante sarà occasione per ricordare “Bianca la rossa”, soprannome attribuito a Bianca Guidetti Serra in una sua famosa biografia. Presenti all’evento allievi e colleghi di lavoro, oltre all’assessore al Verde Francesco Tresso che commenta: “Non c'è modo migliore per festeggiare la giornata internazionale della salute delle piante, un bene prezioso da tutelare e salvaguardare per il benessere della comunità e delle future generazioni. È poi significativo che, con la messa a dimora di nuovi alberi, si omaggino alcune figure esemplari per la storia della nostra città”.
Le intitolazioni
Un nuovo tassello si aggiunge dunque al mosaico di weTree, progetto di Ilaria Borletti Buitoni, Maria Lodovica Gullino e Ilaria Capua nato con lo scopo di valorizzare il ruolo delle piante nella tutela dell’ambiente, in un'ottica di salute circolare, che a Torino ha già visto nascere numerosi angoli verdi come il Bosco degli “Altri”, intitolato a Lia Varesio a Palazzo Nuovo; il Bosco delle Artiste, nel Giardino Fergat; il faggio per Primo Levi, accanto alla lapide dello scrittore posta sull’angolo di Corso Massimo d’Azeglio; il mirabolano dedicato a Margherita Hack, nel Parco del Valentino; i tre alberi da frutto intitolati a Ondina Valla; le sei piante di varietà antiche per Jole Ceruti Scurti ed Eva Mameli Calvino al Parco Pietro Mennea; e infine il Prunus cerasifera per Elsa Morante, nell’Orto Botanico dell’Università di Torino.