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Eventi | 13 maggio 2023, 14:10

Musica, il mondo fantastico di Lucio Corsi “incanta” l'Hiroshima Mon Amour di Torino

Il cantautore toscano è tornato in città per presentare l'ultimo album “La gente che sogna”. Un concerto rock dalle mille sfumature con omaggi a Battisti, Randy Newman e T-Rex

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Lucio Corsi

Credo che le canzoni debbano parlare di qualcosa di diverso rispetto alla realtà, di altri mondi”: parole (soprattutto) e musica (altrettanto) di Lucio Corsi. E non poteva esserci un'espressione migliore per descrivere al meglio l'arte “immaginifica” di uno dei più talentuosi e particolari esponenti della scena indie nazionale, in concerto ieri sera all'Hiroshima Mon Amour di Torino.

Dal cantautorato al glam rock

Il cantautore toscano è tornato in città per presentare i brani dell'ultimo album La gente che sogna (uscito lo scorso 21 aprile per Picicca Dischi/Sugar) con diverse e gradite incursioni in tutta la discografia in studio, che al momento conta altri tre lavori: Altalena Boy/Vetulonia Dakar (2015) Bestiario musicale (2017) e Cosa faremo da grandi? (2020).

La scaletta proposta in via Bossoli ha rispecchiato fedelmente la sua evoluzione, in grado di contaminare il cantautorato puro (tra gli “idoli”, citati da lui stesso, ci sono Lucio Dalla, Ivan Graziani e Flavio Giurato) al glam di ispirazione anni '70, come si è notato chiaramente anche dall'outfit “nude look” in pailettes e rete e dal trucco con smalto, rossetto e cerone sul viso stile maschera teatrale; il tutto grazie al supporto di un una band di sei “fedelissimi” amici del liceo con due chitarre, tastiere, piano, basso e batteria.

Un mondo fantastico in musica

E così, in oltre due ore di concerto in grado di spaziare dalle atmosfere più rarefatte con voce, chitarra e armonica a quelle più tirate e tipicamente rock full band, Corsi ha “incantato” il pubblico dell'Hiroshima con il proprio mondo fantastico fatto di animali parlanti (La lepreIl lupo...), oggetti animati (come il treno Freccia Bianca che diventa lo spirito di un capo indiano in grado di attraversare le Alpi da Firenze a Milano o l'Astronave giradisco che sparava un sound spaziale...), personaggi degni di un film fantasy (Amico vola viaLa ragazza trasparente...) ed elementi naturali surreali (come le Onde che veloci come uccelli tornano in spiaggia a distruggere castelli o il vento di Trieste che non è un freno, ma una spinta per le barche e per gli uomini).

Gli omaggi

Infine, non sono mancati gli omaggi: alla terra natia, la Maremma, evocata attraverso una rivisitazione al pianoforte del brano popolare Maremma amara, a Lucio Battisti, con una cover di Ho un anno di più, ai T-Rex, fondatori del glam rock con le cover di Children of the revolution e 20th century boy, e a Randy Newman (definito come il “miglior paroliere del mondo”), con le cover in italiano di You've got a friend in me (Hai un amico in me, tratto dal film Toy story ed interpretata anche da Riccardo Cocciante) e Short people (La gente bassa).

Marco Berton

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